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David Sassoli (presidente Parlamento Europeo): «Le elezioni tedesche cambiano anche l’Europa»

“Le cose vanno meglio, ci sarà un periodo di riposo dove continuerò a seguire le mie attività dall’Italia. La polmonite è una brutta bestia la cosa importante è evitare ricadute e la convalescenza deve essere adeguata”. Così al Corriere della Sera il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che il 15 settembre scorso è stato ricoverato all’ospedale di Strasburgo per una polmonite non legata al Covid. 

Sulle elezioni tedesche il risultato “era annunciato dai sondaggi, ma personalmente mi aspettavo una vittoria dell’Spd e un buon risultato dei Verdi per i temi posti al centro della loro campagna elettorale. Sono le questioni della vita delle persone: il lavoro di qualità, il salario minimo, la sostenibilità sociale e ambientale. Sono i temi con cui tutti devono fare i conti, in famiglia, in fabbrica, nel mondo dei servizi. Spd e Verdi in campagna elettorale sono sembrati più coinvolti con i problemi reali delle persone. E sono stati premiati per questo”. 

Che messaggio arriva all’Unione Europea? “Il voto conferma la solidità della democrazia tedesca e la chiara visione europeista. Nel pieno di trasformazioni politiche e geopolitiche epocali, il voto manda all’Europa un messaggio progressista, ma anche di stabilizzazione. L’estrema destra esce pesantemente sconfitta. E’ evidente che dalla crisi si esce mettendo al centro le persone, la coesione, la solidarietà. Questa è la strada che l’Europa ha intrapreso durante il Covid e non dobbiamo smarrirla”. 

“La posizione della Germania in Europa – ha spiegato ancora Sassoli – non cambierà molto, almeno nell’immediato anche se, come tutti i Paesi membri, dovrà affrontare le grandi trasformazioni dell’economia e della società. Per questo sarà inevitabile, per l’Ue, affrontare la discussione sul necessario aggiornamento dei propri strumenti, tra cui il patto di Stabilità, per sostenere a lungo la ripresa con regole nuove e sostenibili”. 

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