Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Claudio Tito (la Repubblica): «L’Italia può essere il ponte sull’Atlantico tra Europa e Stati Uniti»

Claudio Tito su Repubblica parla della visita di Draghi da Biden e descrive la posizione dell’Italia come “ponte sull’Atlantico”: “Nella crisi ucraina – scrive l’editorialista – l’Unione europea ha dimostrato di essere irrilevante in politica estera.

I motivi sono molteplici, ma il risultato più evidente è che i rapporti internazionali si stanno ancor di più ricostituendo nelle relazioni tra singoli Stati. Nelle quali ognuno è portatore di un proprio quadro di riferimento.

Nel nostro Paese, come nel resto del Vecchio Continente, il dibattito pubblico si sta legittimamente concentrando sulla richiesta di uno sforzo diplomatico in favore di un percorso di pace. Mario Draghi ne è consapevole e ne ha riferito l’essenza al presidente americano Biden.

La domanda di tregua, però, nasce dalla conferma di un’alleanza. In Italia una parte della discussione sulla fine del conflitto è condizionata da un riflesso anti-atlantista e da un’implicita avversione nei confronti degli Usa. Con cui anche Draghi ha dovuto fare i conti.

Anche perché questo riflesso pone interrogativi inevitabili: è in grado di assegnare un profilo autonomo alla politica estera italiana? Garantisce la nostra indipendenza? Può davvero tutelare gli interessi nazionali?

L’incontro tra Biden e Draghi si è svolto proprio all’interno di questa cornice. La collocazione atlantica – sottolinea Tito – non è un orpello, non rappresenta un inutile retaggio del passato. Per il capo del governo questo assetto di valori non può essere contraddetto. spazio pacificatore. Il premier non può che sostenere questa posizione senza infingimenti.

Certi giochi l’Italia se li poteva permettere in tempo di pace. La scelta di campo di Draghi è stata esplicita e netta: semplicemente perché rappresentava la premessa per affrontare un’esigenza, l’aspirazione alla pace. Che dall’altra parte dell’oceano è meno sentita banalmente perché più lontana.

Proprio la ferma appartenenza atlantica e filo-Usa consente al presidente del Consiglio di affidare all’Italia il ruolo di nazione-ponte. Di concordare con la Casa Bianca le prossime mosse per rinforzare la resistenza ucraina, ma anche di spingere per una tregua.

E ovviamente mettere sul piatto della bilancia le esigenze del nostro Paese in termini di indipendenza energetica. Non è un mistero – conclude – che uno degli argomenti trattati sia stato l’acquisto del gas liquido americano”.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.