Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Antonella Mariani (Avvenire): «Greta e Vanessa, il futuro del pianeta femminile plurale»

“Il futuro è in un’immagine. Greta e Vanessa, l’una accanto all’altra. Giovani. Donne. Il Nord e il Sud del mondo. Paladine, insieme, della Terra e in guerra contro coloro che ne abusano, in nome delle generazioni che proprio da quelli erediteranno il pianeta”. Lo scrive Antonella Mariani su Avvenire che stigmatizza però una lettura sbagliata che da più parti si è data su quanto avvenuto: “Eppure c’è una narrazione sostanzialmente sbagliata e fuorviante di ciò che è accaduto martedì a Milano, alla giornata di apertura dei lavori di Youth4climate, quando prima di Greta Thunberg ha parlato l’attivista ugandese Vanessa Nakate, 24 anni: «Vanessa ruba la scena a Greta», «È Vanessa la nuova stella». «L’erede africana». «Il passaggio del testimone da Greta a Vanessa».

Contrapporre l’una all’altra, indicare sorpassi o «reicidi» – sottolina Mariani – risponde a uno schema di interpretazione vetusto. E tendenzialmente legato a un mondo di potere maschile, dove un leader può venire oscurato dal nuovo che avanza. L’emblema della rottamazione. «Mors tua, via mea», insomma, con l’aggiunta di uno stucchevole pizzico di «Eva contro Eva».

A Milano le rivendicazioni del Nord ricco sono state agganciate a quelle del Sud povero, come ulteriore elemento di propulsione della battaglia per la salute della Terra. Interpretato in questo modo, il passaggio innescato a Milano è lungimirante. Greta ha lanciato una nuova protagonista della battaglia ambientalista anche se questo può significare per lei perdere un pezzetto di rappresentatività. Se l’exploit di Vanessa Nakate ha dato origine a una rappresentazione «antagonista» è perché una leadership condivisa in modo così naturale non risponde a una logica consolidata. Pochi uomini di potere lo fanno.

Qualcuno potrebbe chiedersi se quanto avvenuto martedì a Milano sia frutto oppure no di una strategia ben orchestrata. Ma questo, ai fini del risultato, è sostanzialmente irrilevante. Anche se l’affiancamento di Vanessa a Greta non è stato premeditato, il passaggio denota altri tratti universalmente riconosciuti come tendenzialmente femminili: l’intelligenza emotiva, l’empatia e l’intuito. Si capisce, senza calcoli, che si deve fare così, che questo risponde al bene comune.

Lo ha detto anche papa Francesco nel suo messaggio a Youth4climate: «Vi ringrazio per i sogni e i progetti di bene che voi avete e per il fatto che vi preoccupate tanto delle relazioni umane quanto della cura dell’ambiente». Greta e Vanessa sono i nomi in cui oggi, si declina il futuro del pianeta. Femminile e plurale”.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.