Unirima, l’associazione nazionale che rappresenta le imprese del comparto della raccolta, recupero, riciclo e commercio della carta ha lanciato l’allarme. Le modifiche apportate al “Pacchetto Economia Circolare” costringeranno alla chiusura migliaia di imprese del settore del recupero e riciclo. “Come riportato nelle memorie lasciate agli atti delle commissioni Ambiente di Camera e Senato, chiediamo- ha affermato il presidente di Unirima Giuliano Tarallo – che vengano modificati tali commi e che venga recepita la Direttiva Rifiuti 2018/851 così com’è”. Il riferimento è allo schema del decreto legislativo di recepimento della direttiva europea 2018/851, all’esame delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato.
LA NOTA UNIRIMA
In una nota si spiega che “a consentire la più grande crisi del comparto è il provvedimento che “trasforma” i rifiuti speciali recuperabili prodotti da attività commerciali, industriali e artigianali in rifiuti urbani. Se approvata nella forma attuale, la cancellazione di questa distinzione provocherebbe infatti un impatto devastante sull’intero settore. In un solo colpo verrebbe cancellato il comparto delle imprese dell’economia circolare poiché 30 milioni di tonnellate di rifiuti speciali diventerebbero urbani e pertanto dovrebbero essere gestiti dai Comuni sottraendoli al mercato del riciclo, con gravissime ripercussioni in termini di efficienza e competitività. Le disposizioni in discussione, previste dai commi 8 e 9 dell’art. 1 dello schema di decreto legislativo che andrebbero a modificare gli articoli 183 e 184 della normativa precedente, non sono previsti dalla direttiva europea”.
Iscriviti alla Newsletter
Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.