Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Unione Generale del Lavoro (Ugl), è intervenuto per parlare delle stime della Commissione europea sul Pil italiano.
“L’economia del nostro Paese è in profonda recessione. Lo attestano i dati allarmanti della Commissione europea che quest’anno stimano un calo del Pil italiano pari al 9,5%, e al 6,5% per l’anno prossimo. Un vero e proprio tracollo che inevitabilmente comporterà un aumento del deficit pari all’11% nel 2020 e al 5% nel 2021, mentre il debito pubblico crescerà fino al 159% del Pil nel 2020. L’Italia dunque – continua Capone – sarà uno Paesi europei a registrare una flessione maggiore. Peggio di noi soltanto la Grecia. Un triste primato che induce a interrogarsi sull’effetto prodotto finora dalle misure adottate dal Governo. L’insufficienza delle risorse stanziate e l’inadeguatezza dei provvedimenti varati a tutela di imprese e lavoratori sono evidenti. Occorre – conclude il segretario Ugl – un’immediata inversione di rotta che potrà avvenire soltanto attraverso investimenti in grado di generare un effetto moltiplicatore in termini di sviluppo e nuova occupazione”.
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