“Nel pomeriggio del 5 marzo 2020 ho sentito anche la Prefettura che mi ribadiva l’imminente istituzione della zona rossa (…) quel giorno ero certo, per i contatti avuti, che alle ore 19 sarebbe scattata la zona rossa (…) come sindaco non ho mai chiesto espressamente la zona rossa, ma a partire dal 3 marzo 2020 la davamo per fatta”. Sono passaggi della testimonianza, davanti ai pm di Bergamo, di Camillo Bertocchi, sindaco di Alzano Lombardo, sentito il 15 giugno 2020 sul capitolo della mancata zona rossa in Val Seriana.
“I miei concittadini erano molto disorientati”, ha spiegato il primo cittadino parlando di quei giorni “convulsi”. Certamente “a partire dal 5 marzo – ha messo a verbale – ma forse potrei dire anche dal 4 marzo, mi fu segnalata da cittadini la presenza di forze dell’ordine che facevano rilievi”. Sulla necessita’ o meno della zona rossa il sindaco ha affermato che “la nostra idea” era “quella di attenerci alle indicazioni del Cts”. Ad ogni modo, ha aggiunto, “personalmente ho sostenuto la linea più restrittiva, sarei stato favorevole sin da subito alla chiusura di ogni attività produttiva, se così fosse stato disposto dal Governo e del resto poi abbiamo chiesto formalmente provvedimenti in tal senso”.
Bertocchi ha riferito anche che “nessun imprenditore mi ha fatto pressioni affinche’ non venisse istituita la zona rossa” e che comunque lui riteneva che “la sospensione della attivita’ produttiva dovesse essere compensata con adeguati aiuti economici da parte del Governo”.