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Joseph Stiglitz (economista): «Patto di Stabilità: grave errore, va modificato»

È opportuno dire addio ai vincoli di Maastricht modificando il Patto di Stabilità europeo. Lo sostiene l’economista e premio Nobel, Joseph Stiglitz, dando ragione al ministro francese Bruno Le Maire e al commissario europeo Paolo Gentiloni.

I parametri del patto, ovvero i rapporti del 3% di deficit sul Pil e del 60% di debito sul Pil, «credo siano stati un grave errore per l’Europa», aggiunge. Dal punto di vista economico, il Patto di Maastricht «è sempre stato senza fondamento: sono numeri sbucati dal nulla», spiega l’economista, per il quale la questione è più come si spende il denaro e come si gestisce il livello di debito.

«Se, come l’Europa sembra voler fare, lo spendi investendo nella transizione verde, la tua produttività aumenterà e potresti evitare il disastro che accadrebbe se non li spendessi», osserva. Il fatto, sottolinea il premio Nobel, «è che i mercati tendono a preoccuparsi più dei prezzi dei bond, che non del benessere della gente».

Ciò a cui bisogna puntare, per Stiglitz, è il Pil: «È importante avere una forte crescita economica». Ma lasciarsi indietro Maastricht non significa assenza di regole, specifica l’esperto. «Solo devono farlo in una prospettiva diversa, curando la sostenibilità di lungo termine». Altra questione che rende più “complicata” l’Europa è che «ha una valuta unica, ma il debito su base nazionale». E in questo senso «il Next generation Eu come “debito europeo” è un grande passo nella giusta direzione».

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