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Stefano Donnarumma (AD Terna): «L’elettrificazione con le fonti rinnovabili è la madre della transizione ecologica»

“Nonostante uno scenario contraddistinto da grande incertezza, nel 2020 Terna ha rilevato un miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari, avendo saputo imprimere una forte accelerazione alla realizzazione degli investimenti subito dopo il periodo di lockdown. Nel corso della seconda parte dell’anno sono quindi proseguiti gli interventi per rendere il sistema elettrico ancora più affidabile; razionalizzare le reti nelle principali aree metropolitane del Paese; rinnovare e rendere più efficienti gli asset; sviluppare soluzioni tecnologiche innovative e digitali a supporto della transizione ecologica e accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico”. E’ quanto si legge nella lettera agli azionisti allegata alla relazione  finanziaria annuale di Terna, firmata dal presidente Valentina Bosetti e dall’a.d. Stefano Donnarumma, in occasione dell’assemblea annuale.   

“L’elettrificazione, accompagnata dallo sviluppo delle fonti rinnovabili, è madre della transizione ecologica ed è per definizione sostenibile: nei criteri della tassonomia europea, gli investimenti regolati di Terna sono infatti considerati al 95% sostenibili”, viene sottolineato.    

Nella lettera agli azionisti viene ricordato che il Piano industriale 2021-2025, varato a novembre scorso, prevede circa 9 miliardi di euro di  investimenti. “E’ basato su investimenti sostenibili nella rete di trasmissione nazionale”, è precisato, “consentirà all’Italia di fare il salto di qualità previsto dal Piano nazionale integrato energia e clima e contribuirà a generare valore per il Paese. Ogni miliardo di investimenti in infrastrutture, infatti, ne genera circa tre in termini di Pil e crea circa mille nuovi posti di lavoro”.    

“Abbiamo grandi opportunità da cogliere ed elevate competenze distintive che ci hanno reso un grande Gruppo e che ci permetteranno di raggiungere i nostri obiettivi a beneficio del sistema Paese – prosegue il  testo -. L’Italia può diventare l’hub energetico del Mediterraneo. Il nostro Paese è interconnesso con Francia, Austria, Svizzera, Slovenia,  Montenegro, Grecia e Malta e, prospetticamente nei prossimi anni, lo sarà anche con la Tunisia, con l’obiettivo di creare un corridoio energetico che dall’Africa può arrivare fino al Nord Europa”. 

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