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Spadafora: “Il Calcio ripartirà solo se in condizioni di sicurezza”

Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è stato chiaro nell’informativa a Camera e Senato dove ha fatto il punto della situazione. Parola d’ordine è: sicurezza in un mondo, quello dello sport, fermo dall’inizio della pandemia e per il quale son state già stanziate risorse (ordinarie e straordinarie) per un miliardo di euro. Per questi motivi, il campionato di calcio ripartirà solo in condizioni di sicurezza, mentre dal 18 maggio via libera agli allenamenti collettivi in Serie A, ma con l’accettazione da parte della Federcalcio delle osservazioni sul protocollo fatte dal Comitato tecnico scientifico. Lo sport di base riaprirà le porte tra palestre, centri sportivi e circoli entro il 25 maggio.

“Abbiamo già inviato al comitato tecnico scientifico le linee guida per la riapertura di questi centri – ha detto il ministro – e se avremo una risposta positiva è prevedibile anticipare il via”. Ma è il Calcio che ha creato in questi giorni di emergenza molte polemiche, anche esagerate secondo il ministro dello Sport. “Abbiamo lavorato questa settimana senza sosta per dare risposta a tutto il mondo dello sport anche se spesso l’attenzione in questi giorni si è concentrata prevalentemente sul tema del calcio e quindi – ha continuato il ministro – vorrei dire subito sono pienamente consapevole dell’importanza sociale, della passione, del tifo che si raccolgono intorno al tema del calcio e quindi sarebbe paradossale che lo sport non riconoscesse l’importanza di questo mondo, non solo per i motivi che ho appena detto ma anche perché oggi dati alla mano rappresenta un’industria importante del nostro Paese come fatturato e giro di affari importante. Ciononostante – ha proseguito – ho trovato eccessivo l’inasprimento del dibattito politico e mediatico, incomprensibile secondo la mia percezione e agli occhi di milioni di italiani che in questo momento sono ancor più interessati alla loro salute”.

Discorso sul calcio che ha ricevuto anche critiche tra opposizione e maggioranza. In Senato, Daniela Sbrollini di Italia Viva e Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia. “Bisogna riaprire il campionato di calcio – ha detto la Sbrollini – abbiamo riaperto e stiamo riaprendo tutto, quindi lo possiamo fare in sicurezza”. “Il calcio professionistico – ha detto invece La Russa – non può essere messo fra parentesi, come ha fatto lei”. Lancia un allarme, invece, il pentastellato Simone Valente: “se al primo contagio, cosa che plausibilmente accadrà, si deve bloccare tutta la squadra, è evidente che a queste condizioni il campionato di calcio non ripartirà. Per questo credo necessario trovare soluzioni alternative a quelle prospettate”.

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