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[L’intervento esclusivo] Gruppo dirigente Slow Medicine: «E4As: un modello sistemico di resilienza alla sindemia COVID-19»

Nel mese di dicembre del 2006 Bill Clinton, già Presidente degli Stati Uniti d’America, concluse il suo mandato di “Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite” per il coordinamento della ricostruzione successiva allo tsunami che l’anno precedente aveva devastato numerosi paesi costieri dell’Oceano Indiano, intitolando il suo rapporto finale Key Propositions for Building Back Better (Proposte chiave per ricostrure meglio).[1] Nel rapporto, Clinton suggeriva alle Nazioni Unite di utilizzare le risorse raccolte dopo il disastro per offrire alle popolazioni colpite condizioni di vita e opportunità di crescita migliori e più stabili che in precedenza.

Il 18 marzo 2015 a Sendai, in Giappone, una conferenza mondiale organizzata dalle Nazioni Unite adottò il Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030,[2] piano globale per consolidare la resilienza delle nazioni e delle comunità nei confronti dei disastri. Il documento utilizzò il concetto di Build Back Better[3] per esprimere iconicamente l’esigenza prioritaria di integrare ogni genere di ricostruzione, successiva ad ogni disastro naturale o antropico, con una quantità appropriata di provvedimenti finalizzati alla riduzione del rischio. Il riferimento metodologico alle tre “B” è stato da allora considerato imprescindibile dai responsabili della pianificazione di organismi internazionali e anche da qualche governo nazionale.

Nello stesso anno, il 25 settembre, l’Assemblea Generale dei 193 Paesi membri dell’ONU approvò l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile,[4] un vasto ed ambizioso programma d’azione globale “per le persone, il pianeta e la prosperità”, costituito da 17 obiettivi e 169 traguardi ad essi associati, da raggiungere in ambito economico, sociale, ambientale e istituzionale entro il 2030. Il programma ha dato l’avvio alla progettazione e alla realizzazione di un consistente numero di iniziative globali, regionali e nazionali. La pagina web dedicata all’Agenda 2030 contiene ad oggi 204 citazioni della parola chiave “BBB”.

Nel 2020 il mondo ha conosciuto la “sindemia”[5],[6] COVID-19, che ha sconvolto la vita delle persone, delle comunità, delle nazioni e dei continenti. E ha rallentato (o interrotto) molti dei progetti e delle azioni che erano già in corso di implementazione per il raggiungimento di uno o più degli obiettivi dell’ONU per lo sviluppo sostenibile.[7],[8]

Una iniziativa tra le più interessanti, rallentata ma non interrotta, è stata portata a termine tra il 2020 e il 2021 dall’Ufficio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Regione Europea, in collaborazione con tutti i suoi 53 paesi membri. Nel mese di luglio del 2021 è stata infatti presentata la E4As Guide for Advancing Health and Sustainable Development,[9],[10] una preziosa e dettagliata raccolta di risorse e di strumenti utilizzabili per il raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile, prevalentemente focalizzata sugli ambiti della salute e del benessere.

Elemento strategico della Guida è il modello E4As, approccio trasformativo all’attuazione dell’Agenda 2030, basato sulle cinque parole chiave Engagement, Assessment, Alignment, Acceleration e Accountability (Coinvolgimento, Valutazione, Allineamento, Accelerazione e Responsabilità/Rendicontazione). Utilizzando le strategie per la gestione del cambiamento in sanità pubblica e le dinamiche di documentata efficacia per l’attuazione delle politiche di sviluppo, l’approccio E4As integra il cambiamento trasformativo della società con l’attuazione delle politiche a livello di sistema.

Nell’approccio E4As, il coinvolgimento (“E”) è l’elemento caratterizzante delle iniziative, e le 4A rappresentano le attività strategiche da attivare in modo continuativo e sincronizzato. Per apprezzare il senso del messaggio complessivo contenuto nella Guida è utile analizzare l’esplicitazione del significato che in essa viene dato ad ognuna delle cinque parole chiave.

Coinvolgimento (Engagement).

Si tratta di un’interazione mirata, inclusiva, trasformativa, proattiva e sostenibile, finalizzata ad acquisire la fiducia delle parti interessate, in tutti i settori. Il coinvolgimento aiuterà a supportare le azioni e le mediazioni necessarie per pervenire ad una salute e ad un benessere migliori, aumentando il senso di appartenenza e l’inclusione nell’attuazione delle politiche e promuovendo una partecipazione significativa.

Valutazione (Assessment)

I progressi verso gli obiettivi dello sviluppo sostenibile devono essere sistematicamente valutati, in modo da comprendere il contesto e identificare lacune e opportunità. Esiste una gamma di metodologie disponibili per monitorare il quadro complessivo degli obiettivi, per identificare le lacune e per fare previsioni. Conoscere le lacune, però, non basta. Il raggiungimento degli obiettivi richiede integrazione, e una valutazione di tale integrazione consentirà di comprendere dove e come è possibile migliorare la pianificazione. Il contesto è fondamentale. Una visione panoramica e un percorso di sviluppo necessitano di un’appropriata valutazione dei contesti demografici, economici e politici.

Allineamento (Alignment)

Ci si riferisce all’allineamento dei meccanismi finanziari, legali e normativi e alla promozione dei co-benefici della salute e del benessere in tutti gli obiettivi di sviluppo: un approccio alla salute in tutte le politiche. L’allineamento può essere raggiunto perseguendo la coerenza per la salute, il benessere e lo sviluppo sostenibile nelle politiche, negli strumenti e nei meccanismi legali e finanziari. L’azione dal basso è essenziale, ma ciò richiede la garanzia di continuità negli impegni politici, la devoluzione di potere in favore dei governi locali e regionali e un ambiente giuridico e istituzionale favorevole per le autorità locali. La natura intergenerazionale degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile richiede una prospettiva a lungo termine; gli strumenti politici sono il luogo per consentire una governance che promuova la salute e il benessere per le generazioni presenti e future.

Accelerazione (Acceleration)

Questa parte dell’approccio E4As mira a promuovere politiche selezionate e/o aree di programma che siano moltiplicatori sistemici e sottolinea l’importanza dei cicli virtuosi come potenziali catalizzatori. L’accelerazione è specifica del contesto, evidenziando l’importanza di definire le priorità, identificare acceleratori e interventi in base al contesto e affrontare i colli di bottiglia comuni per garantire un’attuazione di successo.

Responsabilizzazione/rendicontazione (Accountability)

Il riconoscimento della responsabilità condivisa per il raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile significa che sia coloro che possiedono diritti sia coloro che detengono doveri hanno ruoli basati sulla responsabilità, l’assolvibilità e l’applicabilità. La rendicontazione è il prodotto di un sistema complesso e dinamico di relazioni tra attori, piattaforme e funzioni. Basandosi sulle componenti che formano i sistemi di rendicontazione si possono incentivare gli attori a adempiere in modo trasparente ai propri doveri e obblighi basati sui diritti e ad onorare i propri impegni. La disponibilità di dati disaggregati solidi, affidabili e di alta qualità è fondamentale per monitorare i progressi. Rendere questi dati accessibili garantisce che le persone sappiano cosa stanno facendo i governi e altri partner esecutivi, e consente loro di valutare se questi attori stanno adempiendo ai loro doveri in linea con i loro impegni.

Nei mesi immediatamente successivi alla pubblicazione della Guida, alcuni degli esperti dell’OMS che ne avevano coordinato la redazione non solo non hanno interrotto le loro ricerche, le loro analisi e le loro elaborazioni, ma hanno anzi formulato le premesse per una rivisitazione concettuale ancor più innovativa. Nello scorso mese di novembre, infatti, pubblicando il loro punto di vista su Lancet Planet Health,[11] hanno consegnato alla letteratura l’idea di andare Beyond Building Back Better: imagining a future for human and planetary health (Oltre una ricostruzione migliore: immaginando un futuro per la salute delle persone e del pianeta).

Ci piace pensare che la scelta di inserire nel titolo dell’articolo il verbo imagine, che John Lennon utilizzò nel 1971 per la sua canzone visionaria, non sia casuale.

Per rappresentare le complesse relazioni tra economia, salute delle persone e salute del pianeta gli esperti dell’OMS suggeriscono infatti di sostituire l’immagine tradizionale dei tre cerchi che si intersecano con tre cerchi nidificati, in cui il cerchio che rappresenta l’economia è collocato all’interno (“al servizio”) del cerchio che rappresenta la società, e questo, a sua volta, è collocato all’interno (“poiché al suo interno è nutrita”) del cerchio che rappresenta il nostro pianeta. Ancora una volta la grafica insiemistica offre sintesi efficaci per concetti complessi.

I messaggi chiave dell’articolo, che riportiamo di seguito integralmente, esprimono con altrettanta efficacia il messaggio del gruppo di esperti dell’OMS.

1 Sebbene lo sconvolgimento causato dalla COVID-19 abbia avuto effetti negativi sugli ambiti sociale, economico e ambientale dello sviluppo sostenibile, esso ha anche creato nuove opportunità per costruire un futuro più sostenibile.

2 Nel contesto delle crescenti preoccupazioni sul cambiamento climatico, sulla perdita della biodiversità e su altre sfide, queste opportunità per il cambiamento trasformativo dovrebbero essere urgentemente utilizzate per migliorare la salute umana e planetaria.

3 Tale cambiamento richiede di andare oltre l’idea di ricostruire meglio, integrando l’ambito economico dello sviluppo sostenibile con gli ambiti sociale e ambientale, sfidando così il pensiero economico convenzionale a considerare lo sviluppo economico non come un fine in sé, ma come un mezzo per migliorare la salute e il benessere delle persone e del pianeta.

4 L’approccio “Coinvolgere, valutare, allineare, accelerare e responsabilizzare/rendicontare” (E4A) per l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile fornisce un quadro per esplorare come la [sindemia] COVID-19 potrebbe stimolare questa riconfigurazione e facilitare il cambiamento trasformativo radicale, evidenziando la centralità dell’impegno strategico, della leadership e dell’impegno politico.

5 Il recupero dalla [sindemia] COVID-19 è molto più della capacità di contenere la malattia. Esso è simbolico dell’impegno e del coraggio per sfidare lo status quo, immaginare cosa significhi prosperare come persone e come pianeta, e andare oltre l’idea di ricostruire meglio per costruire il futuro che l’umanità desidera e di cui ha bisogno.

C’è solo da augurarsi che i decisori politici, attualmente impegnati a fronteggiare la sindemia COVID-19 e le altre gravi problematiche del pianeta, riescano ad immaginare il futuro come ha fatto John Lennon nel 1971 e gli esperti dell’OMS proprio cinquanta anni dopo.

Slow Medicine[12] è un movimento di idee, un progetto culturale, un’associazione di cittadini e di professionisti che da più di dieci anni si confrontano e si impegnano per la costruzione e la promozione di un modello di salute basato su sobrietà, rispetto e giustizia. I progetti realizzati da Slow Medicine, a partire dalla partecipazione attiva alla campagna internazionale Choosing Wisely, sono stati sempre caratterizzati da una prassi organizzativa collaborativa, cooperativa, volontaria e indipendente, arricchita dalla costante tensione verso un approccio sistemico. I risultati raggiunti hanno confermato la solidità del modello valoriale di riferimento e hanno incoraggiato, nello scorso mese di maggio, la formulazione condivisa di una visione orientata allo sviluppo sostenibile e alla promozione della salute e del benessere delle persone e del pianeta.[13]

Coerente con ciò che propongono gli esperti dell’OMS che ci raccomandano di non limitarci a “Build Back Better”, ma di immaginare un futuro per la salute delle persone e del pianeta.  


[1] https://www.preventionweb.net/files/2054_VL108301.pdf

[2] UN. Sendai framework for disaster risk reduction 2015–2030. March 18, 2015.

Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030 | UNDRR

[3] https://buildbackbetter.co.nz/

[4] https://unric.org/it/agenda-2030/

[5] https://www.researchgate.net/publication/314200704_Syndemics_and_the_biosocial_conception_of_health  

[6] https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)32000-6/fulltext

[7] United Nations General Assembly. Draft omnibus resolution on the COVID-19 pandemic. Sept 10, 2020

Draft Omnibus Resolution on the COVID-19 Pandemic | General Assembly of the United Nations

[8] World Business Council for Sustainable Development. The consequences of COVID-19 for the decade ahead. Vision 2050 issue brief. May 7, 2020.

The consequences of COVID-19 for the decade ahead (Vision 2050 Issue Brief) – World Business Council for Sustainable Development (WBCSD)

[9] Menne B, Aragon de Leon E, Bekker M, et al. Health and well-being for all: an approach to accelerating progress to achieve the Sustainable Development Goals (SDGs) in countries in the WHO European region. Eur J Pub Health 2020; 30 (suppl 1): i3–9.

[10] WHO Regional Office for Europe. E4As Guide for Advancing Health and Sustainable Development. Resources and tools for policy development and implementation. July 2021. 9789289055772-eng.pdf (who.int)

[11] https://www.thelancet.com/journals/lanplh/article/PIIS2542-5196(21)00262-X/fulltext

[12] https://www.slowmedicine.it/

[13] https://www.slowmedicine.it/slow/wp-content/uploads/2021/06/27-maggio-2021-La-visione-di-Slow-Medicine.pdf

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