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Sky spinge sullo smart working e valuta se lasciare la sede di Milano Santa Giulia

Sky razionalizza gli spazi da lavoro e nell’ambito di questa operazione sarebbe intenzionata a lasciare uno dei palazzi della sua sede, nel quartiere Santa Giulia alle porte di Milano. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, ci sarebbero discussioni in corso fra la media company di casa Comcast e Lendlease, gruppo multinazionale del real estate, con sede a Sydney, in Australia e proprietaria di quei palazzi nella zona di Rogoredo. Del resto, l’impatto del Covid sulle modalità di lavoro, per tutte le società, si è manifestato in maniera crescente nel corso dei mesi, spingendo verso soluzioni di smart working e hybrid working che la media company guidata in Italia da Maximo Ibarra ha deciso di implementare.

In questo quadro il piano sarebbe ora di lasciare uno dei tre palazzi, al momento occupato al 25%, razionalizzando così spazi e costi a seguito della modalità di lavoro da remoto da subito implementata da Sky dopo lo scoppio dell’emergenza Covid e che per il futuro si sposterà sempre di più verso formule di hybrid working. Ci sono ancora nodi da sciogliere. Il contratto di affitto che lega Sky al colosso australiano scade nel 2032 e se l’emittente deciderà di rescinderlo è probabile che debba pagare una penale.

L’entità non è variabile indifferente alla riuscita dell’operazione che riguarda il complesso di Rogoredo, a sua volta gestito da un fondo di diritto italiano di Ream Sgr, le cui quote sono indirettamente detenute da un real estate investment trust denominato Lendlease Global Commercial Reit, quotato a Singapore. Lendlease, che ha acquistato le torri da Risanamento nell’ottobre del 2019 pagandole 262,5 milioni di euro, sta sviluppando intanto Spark One e Two, due edifici di ultima generazione proprio davanti alla sede Sky che saranno la sede di Saipem.

I due asset fanno parte ora di un accordo tra Lendlease e il fondo pensione canadese Psp, gruppo che vanta 169 miliardi di dollari di asset in gestione e che svilupperà al 50% con gli australiani il progetto Santa Giulia, riqualificazione urbana che vale 2,5 miliardi di euro. L’intesa si eè concretizzata lo scorso luglio con l’avvio di un fondo immobiliare nel quale i due gruppi saranno azionisti paritetici al 50%. Obiettivo è realizzare un complesso sostenibile (tutto il progetto ha target carbon zero), dove si sposano iniziative a impatto sociale e visione di lungo periodo.

Milano Santa Giulia è sotto i riflettori anche per la realizzazione dell’Arena in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Realizzazione e gestione avverranno in partnership con Ovg Europe Limited (società che si occupa di realizzare impianti per eventi sportivi e di intrattenimento) che sarà coadiuvata da Live Nation, attiva invece nell’organizzazione di eventi. Nel palazzetto dello sport saranno ospitate le attività di hockey e di pattinaggio.

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