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Pierpaolo Sileri (sottosegretario Salute): «Il Green pass va esteso se crescono i contagi»

Continua il dibattito sul Green pass e sulla sua possibile estensione a diversi ambiti della vita sociale pubblica. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, si dice favorevole a considerare una possibile estensione del passaporto vaccinale anche nell’ambito lavorativo, soprattutto alla luce di una crescita nei contagi.

Sottosegretario Sileri, è sicuro che dal 6 agosto ci vorrà il green pass anche per mangiare al ristorante del Senato?

«Certo che sì, se la norma vale fuori, vale anche dentro le istituzioni. Vi ricordo che il bar del Senato chiudeva dopo le 18, come tutti gli altri, quando vigevano le chiusure», afferma in un intervista di Fabrizio Caccia per il Corriere della Sera.

Eppure, anche oggi i “no pass” torneranno in piazza a Roma, compresi diversi parlamentari della Lega. Diciamo che è una norma piuttosto indigesta.

«Io vorrei invitare tutti a valutare bene l’importanza del green pass, che è un mezzo straordinario per mettere in sicurezza il Paese e non finire col fare un passo indietro. Un mezzo per non tornare a chiudere mai più. Tanto che io sarei per riaprire anche le discoteche, grazie al green pass!».

E invece no.

«Perché il green pass è un formidabile mezzo di screening, perché ti costringe a controllare la tua salute anche semplicemente con un tampone, se proprio non vuoi farti il vaccino. Sento parlare di dittatura sanitaria, macché! Giusto manifestare, ma ai ristoratori che in piazza protestano dico: ci sono quasi 38 milioni di italiani che hanno avuto almeno una dose di vaccino e dunque con il green pass già in tasca. A questi vanno sommati almeno 7-8 milioni di bambini sotto i 12 anni a cui il green pass non viene neppure richiesto. Insomma, il 70 per cento della popolazione italiana al momento può entrare al ristorante. E di qui al 6 agosto saranno, spero, molti di più».

Sì, ma non ci pensa a quei 13 milioni che il vaccino per vari motivi non l’hanno ancora fatto?

«Certo che ci penso e vorrei tanto che si vaccinassero. A cominciare dagli insegnanti. Sa cosa dicono gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità? Il 99% di coloro che dal primo febbraio ad oggi sono morti di Covid erano persone non vaccinate. La quarta ondata del virus riguarderà in prevalenza chi non si vaccina».

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