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Sergio Mattarella: «Questa è l’ora della responsabilità collettiva»

Un appello agli italiani perché contribuiscano con i loro comportamenti a sconfiggere la pandemia e uno alle Istituzioni affinché cerchino sempre tra  loro collaborazione, coordinamento e raccordo positivo. La consegna delle onorificenze ai cittadini che si sono distinti durante i primi mesi dell’epidemia Covid-19, è l’occasione per  il Presidente della Repubblica per rinnovare il richiamo alla responsabilità.

“Ci troviamo nuovamente in un momento  difficile, sembra avvicinarsi una nuova fase di emergenza. Questo richiede la fiducia nelle possibilità che il nostro  Paese ha di superare e di risolvere le difficolta’”, dice Sergio Mattarella ricevendo al Quirinale gli insigniti del titolo di  Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica.

Insegnanti, medici, infermieri, rappresentanti delle forze dell’ordine,  simboli dell’impegno dimostrato da tanti italiani durante le dure settimane del lockdown.

“Siamo tutti chiamati a fornire il  nostro contributo per superare la situazione che si sta presentando ed evitare di ricadere nelle condizioni di marzo e aprile”, sottolinea e aggiunge che l’oggi “richiede una prova di  orgoglio, di senso della misura”.   

Il Capo dello Stato invita anche tutte le Istituzioni “a non attestarsi a difesa della propria sfera di competenza” perché “soltanto il coro sintonico delle attività può condurci a superare queste difficoltà”. Nessuno, insiste, anche nel mondo produttivo o professionale può “trincerarsi nella difesa della  propria nicchia di interesse. Non vi sono interessi che possano  essere tutelati se prima non prevale l’interesse generale di  sconfiggere la pandemia”.  

Mattarella auspica anche che quanto avvenuto nei mesi passati non sia dimenticato e rivolge un pensiero alle vittime, “ai tanti che sono morti in servizio per prestare cure e assistenza a chi era malato. E’ un ricordo – ribadisce – che non deve abbandonarci, una riconoscenza che deve essere mantenuta nel  tempo”.

Anche “i meriti acquisiti da tante persone in quei mesi drammatici” non devono esaurirsi nel ricordo di un giorno. A loro il Presidente si rivolge esprimendo la riconoscenza del Paese: “Vi siete impegnati per la cura dei malati, per sostenere e assicurare conforto e sostegno alle tante condizioni di sofferenza e di grave disagio che si registravano. Vi siete impegnati per assicurare che il nostro Paese, durante il blocco totale delle attività, non rimanesse paralizzato assicurando i servizi sanitari, i trasporti e i collegamenti. Come voi, che avete operato con abnegazione, con generosità, con senso di responsabilità, tante italiane e tanti italiani lo hanno fatto. Voi qui li rappresentate tutti, siete espressivi di questa grande realtà del nostro popolo, donne e uomini d’Italia che – conclude – hanno operato in quei giorni con senso del dovere andando al di là dei propri compiti”.

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