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Luca Serafini (Presidente Terranostra Toscana): «Gli agriturismi messi KO dal lockdown di Natale»

“La decisione di blindare i toscani nei giorni fra Natale e Capodanno per l’emergenza Covid mette ko le strutture agrituristiche toscane che sono principalmente situate in piccoli centri rurali con una clientela proveniente dalle grandi città e dai paesi limitrofi”. E’ quanto denuncia la Coldiretti Toscana in occasione della assemblea dell’Associazione agrituristica Terranostra sugli effetti delle nuove disposizioni nazionali anti contagio per il periodo delle feste di fine anno. Si tratta di un preoccupante duro colpo per gli agriturismi toscani che fa salire ad oltre 200 milioni di euro le perdite subite nel 2020 a causa della pandemia Covid.

“E’ un duro colpo inferto ai nostri agriturismi che già nel periodo del lungo lockdown da marzo a maggio sono stati al collasso per la chiusura della strutture. Il primo lockdown ha azzerato le presenze in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri che in Toscana rappresenta la maggioranza degli ospiti degli agriturismi”, denuncia Luca Serafini, presidente di Terranostra Toscana.

“Un vero paradosso – denuncia la Coldiretti – se si considera che gli agriturismi, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono secondo www.campagnamica.it i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Non a caso appena lo 0,3% dei 66.781 casi di infortunio da Covid-19 registrate dall’Inail in Italia riguarda l’agricoltura dove peraltro i mesi estivi e autunnali sono i più attivi con la raccolta di frutta, ortaggi, olio e la vendemmia secondo l’analisi della Coldiretti sulla base delle denunce complessive di infortunio al 31 ottobre 2020 che evidenzia come la percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio nelle campagne”.

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