Nonostante l’emergenza Covid e il lungo lockdown l’export dell’uva da tavola pugliese cresce del 25% a fronte di un calo delle quantità fino anche al 30% in alcune aree produttive soprattutto per le avversità climatiche. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’ultimo Focus Ismea ‘Tendenze Frutta fresca’, centrato, nell’ultimo trimestre, proprio sull’uva da tavola.
“Per sostenere le nostre aziende e superare il gap competitivo nei confronti degli altri Paesi l’agroalimentare – dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – va incluso anche nei progetti strategici da realizzare con le altre risorse del Recovery Fund perché c’è la necessità di superare i limiti Ue alla capacità di investimento nel comparto agricolo ed alimentare, come Coldiretti ha già chiesto anche al Parlamento europeo nel quadro delle discussioni sullo strumento di ripresa e resilienza”.
“Per sostenere le esportazioni, la crescita e le nuove opportunità di lavoro – aggiunge Muraglia – occorre investire sulla competitività del Made in Italy a partire dall’apertura a nuovi mercati esteri e dal superamento delle grandi difficoltà create dall’embargo russo, attraverso l’avvio e la promozione di un progetto “Ortofrutta italiana” attraverso il quale vengano sponsorizzati i prodotti a marchio Italia sui mercati europei e non, cosi’ come sta facendo la Spagna e la Francia”.