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Carlo Sangalli (presidente Confcommercio): «Il turismo è di nuovo in allarme rosso»

Il turismo è «di nuovo in allarme rosso». Lo sottolinea il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che evidenzia come «il bilancio 2021 si chiuderà con dati disastrosi. Rispetto al 2019, si sono perduti almeno 60 milioni di arrivi e 120 milioni di presenze in Italia, oltre a 13 milioni di viaggi degli italiani all’estero».

Sono i calcoli che fa in un’intervista al Corriere della Sera, anche perché «solo tra Natale, Capodanno ed Epifania, sono state cancellate oltre 5 milioni di partenze programmate dai nostri connazionali. Senza dimenticare, negli ultimi giorni, l’impennata delle disdette negli alberghi e nella ristorazione e la drammatica situazione delle discoteche, che continuano a pagare un prezzo altissimo con la chiusura per decreto».

Per Sangalli, infatti, «le risorse finora messe in campo dal governo non sono sufficienti. Abbiamo chiesto fino all’ultimo giorno utile la proroga della cassa integrazione riconosciuta alle attività ferme a causa dell’emergenza sanitaria. I provvedimenti sono scaduti il 31 dicembre». Insomma, migliaia di imprese di tutta la filiera rischiano la chiusura, anche se ora è prevista l’entrata in vigore del nuovo sistema di ammortizzatori sociali previsti dalla legge di bilancio per il 2022.

Ma Sangalli puntualizza: «Sì, ma servirà tempo per chiarire le procedure e le imprese del turismo – che affrontano una nuova situazione emergenziale in cui fioccano le disdette, mentre sono intanto entrati in servizio anche i lavoratori stagionali assunti per le festività – non sono certo in grado di fare fronte agli oneri contributivi dei nuovi», quindi, precisa e conclude il presidente di Confcommercio «servirà un provvedimento con efficacia retroattiva dal 1 gennaio e vanno reperite le risorse per un nuovo ciclo di “cassa Covid”».

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