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Russo (direttrice Parco archeologico): «Finalmente riapre il Colosseo. La cura del patrimonio ci permetterà di offrire spazi chiusi da anni»

Riapre al pubblico anche il Parco archeologico del Colosseo, con la conseguente zona gialla in quasi tutta la penisola, e rimarrà a disposizione dei visitatori tutti i giorni della settimana dalle 10.30 alle 19.15, con ultimo accesso alle 18.15. Con le nuove norme, l’apertura del Colosseo, del Foro Romano e del Palatino sarà consentita anche al sabato e alla domenica. I biglietti necessiteranno di prenotazione obbligatoria della fascia oraria e costeranno 16 euro, con orario d’ingresso predeterminato per la visita al Colosseo per garantire il distanziamento, e saranno collegati all’app gratuita ParcoColosseo, che contiene le mappe dei percorsi, i contenuti storici e tutte le informazioni utili alla visita. Il lavoro incessante non si è mai fermato, nemmeno con le restrizioni degli ultimi mesi, come spiega Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo.

«Monitoraggio, cura e conservazione del patrimonio monumentale e del verde non si sono mai fermati. Un intenso lavoro di cura del patrimonio che entro l’anno consentirà anche di aprire nuovi spazi di visita chiusi da decenni, come la Domus Tiberiana».

Parola d’ordine: sicurezza. Mascherina, ovviamente, obbligatoria per i visitatori, che all’ingresso si sottoporranno alla misurazione della temperatura mediante termoscanner. Il percorso, al Colosseo, seguirà un tracciato a senso unico dall’ingresso sotto il cosiddetto Sperone Valadier fino all’uscita, senza possibilità di interferenze tra il pubblico. La visita del primo ordine dell’anfiteatro, senza passaggio sull’arena, con affaccio ai sotterranei, porta al secondo ordine attraversando gli spazi dell’esposizione permanente in cui è raccontata la storia del monumento in 11 tappe e prosegue attraverso la mostra su Pompei, che illustra in maniera emblematica il dialogo tra i due centri, Roma e Pompei, facendo emergere il progressivo allineamento di Pompei ai modelli culturali che si impongono a Roma nel corso della formazione del suo dominio mediterraneo.

La visita, poi, prosegue fino alla terrazza Valadier con affaccio sulla piazza del Colosseo e il percorso dell’intero anello interno dell’anfiteatro. Lungo il percorso d’uscita è visibile il dipinto murale che rappresenta Gerusalemme ideale, oggetto di un recente restauro. La visita al Foro Romano e al Palatino, spazio aperto e assimilabile a parchi e giardini, sarà aperta con un unico ingresso dalla via Sacra – Arco di Tito, con orario libero, ma mantenendo il costante controllo dei flussi. L’uscita sarà consentita dall’Arco di Tito, da via del Foro Romano e da largo Salara Vecchia. Al Foro Romano il percorso sarà indicato da apposita segnaletica per evitare le zone di cantiere lungo la Via Sacra e invitando il pubblico ad entrare nella Casa delle Vestali, per poi raggiungere l’area dell’Arco di Settimio Severo dove è in corso un cantiere recintato da teli didattici con contenuti testuali e multimediali. Durante le chiusure di questi mesi, l’attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del Parco è rimasta costante. 

In questa prima fase di riapertura non saranno ancora accessibili gli spazi chiusi del Parco: Santa Maria Antiqua, Rampa Domizianea, Museo Palatino, Casa di Augusto e Casa di Livia, Criptoportico Neroniano e Aula Isiaca e Domus Aurea. La loro fruizione è infatti vincolata all’andamento della situazione sanitaria generale.        

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