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Roberto Zoia (Presidente Cncc): «La chiusura dei centri commerciali comporta un calo di fatturato del 40% per i negozi»

Con le chiusure dei centri commerciali nei fine settimana si stima un calo di fatturato del 40% per i negozi. ”In questa situazione di incertezza avremo ulteriori licenziamenti o addirittura chiusure: credo che molte attività si fermeranno, sono stanchi, chiudono la serranda e basta, o comunque cercheranno di mitigare gli effetti delle minori vendite con il taglio dei dipendenti”. A lanciare l’allarme è il presidente del Consiglio nazionale dei centri commerciali (Cncc), Roberto Zoia, conversando con l’Adnkronos delle misure contenute nel nuovo decreto legge che regola le riaperture delle attività commerciali. ”Un taglio del 40% del fatturato, vuol dire per molte aziende non avere la sostenibilità economica per reggere”, sottolinea il presidente. 

“In questa situazione di incertezza avremo ulteriori chiusure che ovviamente vogliono dire disoccupazione”. Su un totale di 36.000 attività circa 1.500 si potrebbero fermare. Si stima un taglio di ”quasi 100.000 persone su un totale di 730.000 compreso l’indotto”.

”E’ un provvedimento ingiusto e mi hanno dato conforto le espressioni di solidarietà che durante tutta la giornata di ieri abbiamo ricevuto”. ”Per cui non mollo”, assicura il presidente. La chiusura dei centri commerciali nei fine settimana ”è stata una doccia fredda anche perché gli stessi media, nei giorni precedenti ala pubblicazione del provvedimento, avevano riportato un testo che prevedeva la loro riapertura. Nessuno riesce a capire la ‘ratio’ delle non riaperture”.

”Questo non provvedimento non ci dà alcuna certezza, la possibilità di programmazione, niente”, conclude Zoia.

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