“Il Piano ReArm Europe presentato la settimana scorsa da Ursula von der Leyen è da considerare una lodevole iniziativa per andare in soccorso dell’Ucraina nel momento in cui le difese stanno cedendo sotto un’impressionante intensificazione dei bombardamenti russi.”
Lo scrive Paolo Mieli sul Corriere della Sera osservando che “l’attacco è destinato, per adesso, non già a sfondare in direzione di Kiev – come l’autocrate del Cremlino provò a fare tre anni fa – ma a trovarsi di fronte un interlocutore definitivamente sprovvisto di potere negoziale.”
Von der Leyen, Francia e, da fuori del perimetro Ue, Gran Bretagna, si sono immediatamente attivate per mandare a Zelensky il messaggio che l’Europa non lo avrebbe abbandonato.
E hanno ottenuto in ciò il consenso pressoché unanime del continente.
Peccato che l’iniziativa (ancorché lodevole come si è detto) sia stata presa in terribile ritardo.
L’Italia nella circostanza non ha sfigurato. Per merito, a nostro avviso, di un capo dello Stato che si è mostrato inflessibile sui punti di cui si è detto poc’anzi.
E di una presidente del Consiglio che – pur tenendosi in equilibrio tra von der Leyen e Trump nonché destabilizzata giorno dopo giorno dal pacifismo salviniano – ha retto.
Del centrosinistra – osserva l’editorialista – non si può dire lo stesso.
Dando per scontato che Giuseppe Conte si sarebbe tenuto a distanza dal raduno europeista (organizzato da Michele Serra per il 15 marzo ndr), mantenendosi in sintonia con l’asse Trump-Putin.
Invece all’interno della sinistra (quella per intenderci di provenienza comunista e democristiana) si è scatenato un putiferio di distinguo e precisazioni che in qualche caso ha sfiorato il ridicolo.
Dall’esperienza passata della Meloni, Schlein avrebbe dovuto apprendere che, quando si è all’opposizione, sulle questioni di principio – come sono ad ogni evidenza quelle connesse a Putin, Trump e Zelensky – si tiene duro. È così che ci si candida a guidare un futuro governo.
Stavolta l’ha salvata in extremis Stefano Bonaccini. In tal modo – conclude – pur con qualche ammacco, potrà presentarsi gioiosa alla manifestazione di sabato prossimo.