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Walter Ricciardi (consulente del ministro Salute): «Variante Delta: dobbiamo prepararci e continuare le vaccinazioni»

«Di certo il prossimo autunno non sarà simile a quello del 2020, sarà migliore. Io rivendico il fatto di avere messo in guardia di fronte alla seconda e alla terza ondata visto che hanno mietuto più morti della prima che potevano essere evitate. La riapertura delle discoteche si può fare, ma usando il Green pass e facendo rispettare con scrupolo le regole». Lo afferma, in un’intervista al Messaggero, Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute per l’emergenza coronavirus e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma.

Per la variante Delta «dobbiamo prepararci seriamente. Si tratta di una variante molto più contagiosa della britannica che a sua volta era molto più contagiosa della precedente. Nel momento in cui trova terreno fertile, cioè molte persone non vaccinate, allora ci dobbiamo preoccupare. Può infettare anche soggetti vaccinati, soprattutto quelli con una sola dose, ma per fortuna in quel caso quasi sempre il decorso clinico è molto lieve, questo è molto rassicurante. Detto ciò, non va sottovalutata. Per questo devono preoccupare i 3 milioni di ultra sessantenni non ancora vaccinati. Bisogna accelerare con le vaccinazioni. E buone abitudini come la distanza, l’igiene delle mani e le mascherine devono restare» al chiuso o all’aperto con distanze ravvicinate.

La variante Delta si è dimostrata contagiosa anche all’aperto, se non si mantengono le distanze ma «se le discoteche vengono gestite con attenzione all’uso del Green pass, direi che le preoccupazioni sono limitate. In linea di massima, chi accederà nei locali sarà immune. Se il procedimento viene derogato e le regole non sono rispettate, allora il problema c’è, perché’ in un ambiente come la discoteca basta un solo soggetto che ha la variante Delta a contagiare tutti gli altri. In sintesi: riapriamo le discoteche, ma con controlli rigorosi della regole. Si entra solo con il Green pass».

«In tutti i luoghi in cui c’è prossimità, vicinanza, c’è rischio. Per questo le riaperture delle scuole dovranno avvenire con maggiore attenzione rispetto all’anno scorso, monitorando i trasporti, l’afflusso in classe, ma anche la qualità dell’aria e il ricambio. Ormai è accertato che Sars-CoV-2 si trasmette per aerosol, gli istituti si devono attrezzare per il controllo e il monitoraggio dell’aria. Infine, bisogna accelerare al massimo la vaccinazione per gli over 12», conclude.

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