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Renato Borghi (presidente Federazione ModaItalia): «L’obbligo del green pass evita la chiusura delle nostre attività»

L’approvazione dei nuovi provvedimenti per contrastare la pandemia ha portato all’obbligo di green pass base (vaccino, guarigione o tampone), a partire dal 1° febbraio, anche per entrare in negozi, uffici pubblici, poste, banche, centri commerciali.

Per il Presidente di Federazione ModaItalia– Confcommercio, Renato Borghi “è una scelta che risponde alla necessità di contrastare la diffusione dei contagi e che, come avevamo richiesto a seguito delle chiusure dello scorso anno, evita anche nuove chiusure alle nostre attività.

I negozi di abbigliamento, calzature, pelletterie sono stati, tra le pochissime attività, che hanno subito la chiusura forzata durante i precedenti lockdown per ben 138 giorni pari al 35% della loro capacità lavorativa, senza peraltro ottenere alcun tipo di attenzione, nonostante abbiano dovuto far ricorso a politiche di riduzione dei prezzi per non avere troppe rimanenze nel magazzino.

Per questo serve attenzione ad un settore già gravemente compromesso e che stenta a ripartire. Chiediamo al Governo crediti d’imposta per le giacenze di magazzino del commercio moda – ad oggi inspiegabilmente concessi esclusivamente all’industria della moda”.

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