Continuano gli aumenti su prodotti e beni di consumo. Dopo imballaggi, benzina e bollette, ora anche una serie di rincari che rischia di avere ripercussioni sul prezzo dei generi alimentari e, tra questi, non fa eccezione un prodotto di eccellenza come la mozzarella di bufala campana Dop. «Credo che saremo costretti ad aumentare il costo all’ingrosso del 10%, il che significa che al carrello si potrebbe arrivare anche al 15-20%», spiega all’Adnkronos Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop, organismo riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per la tutela, la vigilanza, la valorizzazione e la promozione del formaggio tipico della Campania.
Interpellato sull’allarme lanciato ieri da Granarolo e Lactalis sul rischio di un aumento del latte a 2 euro al litro, Raimondo risponde: «La situazione della mozzarella non si distacca affatto, purtroppo gli aumenti colpiscono trasversalmente sia gli allevamenti bovini che quelli bufalini. Lo stiamo osservando già da qualche mese e non si riesce a capire quando si fermerà questa emorragia, da febbraio scorso c’è un continuo aumento e non riusciamo neppure a bloccare i listini. Già in primavera abbiamo aumentato a causa dei rincari delle materie prime, imballaggi e gasolio, poi in estate c’è stata la mazzata delle bollette di energia e gas e ora ci ritroveremo a dover ritoccare di nuovo i listini tra settembre e ottobre».