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Raffaele Lauro (Unimpresa): «Con il lockdown gli italiani tengono in banca 2 mila miliardi»

Boom di denaro “dimenticato” in banca a causa del lockdown per il Covid: negli ultimi mesi è cresciuta, avvicinandosi a quota 2.000 miliardi di euro, cifra assai più alta rispetto al valore del prodotto interno lordo, la liquidità dalle famiglie e dalle aziende del nostro Paese. Le “riserve” degli italiani sono arrivate, a settembre 2020, a 1.904 miliardi di euro, in aumento di quasi 122 miliardi su base annua (+7%) e di 71 miliardi (+4%) rispetto a febbraio scorso, inizio della pandemia. Sui conti correnti ci sono 1.279 miliardi, in aumento di 92 miliardi (+8%) in sette mesi. È quanto emerge da un’analisi del Centro studi di Unimpresa. 

Secondo l’associazione nei “salvadanai” delle famiglie ci sono più di 1.000 miliardi, mentre in quelli delle aziende risultano quasi 365 miliardi; altri 314 miliardi sono riconducibili ai fondi d’investimento, 74 miliardi alle imprese familiari, 31 miliardi alle onlus, quasi 20 miliardi agli enti di previdenza, 13 miliardi alle assicurazioni e 6 miliardi ai fondi pensione.

“È crollata la fiducia e la colpa non è solo dell’emergenza sanitaria, ma anche del governo Conte che è in stato confusionale e non è in grado di assicurare certezze al nostro Paese. Di qui la paura di spendere e di fare investimenti, cioè di guardare al futuro con una prospettiva positiva che, nonostante la drammatica situazione, andrebbe comunque sostenuta e rafforzata” commenta il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro. 

L’impennata delle riserve ha un impatto diretto sui consumi dei cittadini e frena gli investimenti degli imprenditori, con consequenziali effetti sulla congiuntura economica. Le famiglie hanno accumulato, in questi sette mesi, oltre 28 miliardi di euro (+2,72%), nello stesso arco temporale la liquidità delle aziende è salita di 62 miliardi (+20,80%). In totale, si tratta di oltre 90 miliardi di euro, che sono stati sottratti al circuito economico e che, invece, sarebbero stati importanti per favorire la ripresa. 

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