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Prada divide i poteri in sei e fa slittare l’approdo alla Borsa Italiana | Lo scenario

Il gruppo Prada ha deciso di spezzare i poteri in sei anche per fare spazio al nuovo ad Andrea Guerra, mentre il rodaggio del nuovo assetto di governance che partirà con l’assemblea di aprile comporta lo slittamento del dual listing a Milano.

Il cda della griffe del lusso facente capo a Miuccia Prada e al marito Patrizio Bertelli, scrive il Messaggero, ha proceduto a una revisione complessiva delle deleghe per favorire l’ingresso del manager formatosi soprattutto in Luxottica, poi al vertice di Eataly e infine nel comitato esecutivo di LVMH con Bernard Arnault. Per far posto a Guerra, dal cda si è dimesso Stefano Simontacchi, presidente dello studio legale Bonelli Erede, consulente storico del gruppo.

Guerra entra subito all’interno di uno spacchettamento di poteri ad incastro mentre a fine aprile l’assemblea voterà Bertelli alla presidenza, incarico attualmente ricoperto da Paolo Zannoni che diventerà vicepresidente. Al nuovo amministratore delegato sono stati affidati i poteri sulla parte industriale, produzione, commerciale, corporate, amministrazione e finanza, information technology e risorse umane.

Nelle deleghe sulla finanza rientra anche la quotazione presso Borsa Italiana di cui si dirà in seguito. A sua volta Bertelli si occuperà di sviluppo prodotti, engineering, stabilimenti, negozi, architetture, facility immobiliare. E questi poteri se li trascinerà anche nel nuovo ruolo di presidente. Zannoni, anche da vicepresidente, avrà sotto di sé gli affari societari, investor relator, coordinamento delle funzioni del consiglio.

Miuccia continuerà ad occuparsi dello stile e della comunicazione. Il figlio Lorenzo Bertelli è consigliere con poteri su Esg e sostenibilità. Infine, sempre in cda c’è Andrea Bonini, da marzo 2022 chief financial officer cui il cda ha accordato deleghe autonome su amministrazione, contabilità e bilancio anche se all’interno del pacchetto assegnato all’ad Guerra. Come si può notare la governance di Prada è disegnata in modo complesso, con frazionamenti tra poteri confinanti. Ed è per consentire il rodaggio di questa struttura complicata che tutti i grandi progetti sono stati rinviati. A cominciare dal dual listing in programma a Piazza Affari

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