L’Italia (17,3%) cresce più di Germania (9,4%) e Stati Uniti (12,2%), mentre la Francia registra il balzo più alto di Pil (18,7%). Nel secondo trimestre, l’economia è cresciuta in termini congiunturali dell’1,6% negli Stati Uniti, dello 0,9% in Francia e dell’1,6% in Germania rispetto al 2,7% dell’Italia. Nel complesso, il PIL dei paesi dell’area Euro è salito del 2% rispetto al trimestre precedente e del 13,6% nel confronto con il secondo trimestre del 2020.
«L’Italia figura al secondo posto nel mondo dietro al Regno Unito. È l’unica economia mondiale, assieme agli Stati Uniti, (e probabilmente la Cina di cui non abbiamo i dati del secondo trimestre) a realizzare consecutivamente due trimestri positivi, segno di una crescita che mostra caratteristiche strutturali piuttosto che congiunturali»: è il commento di Lucio Poma, capoeconomista di Nomisma, dopo la diffusione del dato sulla crescita italiana.
«Ampio è lo stacco italiano nei confronti della media Euro-area (+2,0), di Stati Uniti e Germania (entrambi a +1,6) e del Giappone che cresce soltanto dello 0,3%: i nostri principali competitor internazionali crescono meno velocemente. Le prospettive per il Paese sono ottime. Unica preoccupazione la carenza di materie prime, tra le quali i semiconduttori così intimamente collegati ai nostri sistemi produttivi. È necessario prendere velocemente delle decisioni per fronteggiare questo importante potenziale vincolo alla nostra dinamica crescita futura», conclude Poma.
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