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Mario Moretti Polegato (fondatore Geox): «Investire sulla digitalizzazione, nel pubblico e nel privato»

«Non c’è tecnologia senza capacità di usarla. Il mondo è cambiato in maniera irreversibile. Con un’accelerazione senza precedenti dettata dalla pandemia. Occorrono investimenti enormi sulla formazione di nuove competenze per la digitalizzazione di aziende e Pubblica amministrazione. Altrimenti produciamo ulteriore disuguaglianza». Parla così Mario Moretti Polegato, fondatore della multinazionale Geox, intervistato dal Corriere della Sera.

Secondo Polegato, occorre rimettere «al centro due diritti inalienabili dell’uomo: la formazione e la salute. Il Covid ci ha insegnato che senza non c’è progresso, futuro, sviluppo. E tutto ora passa dalle tecnologie digitali. Senza le Reti come il 5G, con investimenti capillari in tutte le aree del Paese, produciamo vincitori e sconfitti. Senza un sistema sanitario efficiente e una copertura vaccinale su 8 miliardi di persone ci troveremo di fronte ad altre ondate epidemiche. I Paesi ricchi devono distribuire miliardi di vaccini ai più poveri».

Secondo Polegato, «la Cina e il Sud-Est asiatico hanno investito prima e meglio sulla digitalizzazione. L’Occidente è in ritardo». Riguardo la tassa minima globale, al 15%, sui profitti delle multinazionali, Polegato spiega che «non basta. Le sembra possibile che in Europa non abbiamo ancora raggiunto un’armonizzazione fiscale tra Paesi? Ognuno va per conto suo, produce dumping e asimmetrie sui tributi. Invece dovremmo scrivere la Costituzione dell’Europa, votare un unico presidente. Il Covid ci ha aiutato a costruire un’architettura europea più integrata ma manca ancora l’unione fiscale e politica».

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