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L’annuncio del ministro Pichetto Fratin: “L’obiettivo del governo è bonificare i siti inquinati”

Il governo vuole bonificare i territori inquinati. Lo sostiene il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto in un messaggio al convegno su “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Next generation Eu ed il Just transition fund come opportunità per recuperare aree industriali compromesse e territori” organizzato dal Parlamento europeo. «Ogni storia di inquinamento, da quelle più grandi e note alle meno conosciute, ci ricorda quanta strada ancora ci sia da fare per garantire ovunque condizioni di sicurezza ambientale, superando pagine dolorose per il nostro Paese e i suoi cittadini».

Secondo Pichetto, «una straordinaria occasione, in questo contesto, ci viene dall’Europa e dalla spinta che il “Green New Deal” imprime perché gli Stati Membri attuino quella “Rivoluzione Verde” che è poi il cuore del Next generation Eu e del nostro Piano nazionale di ripresa e resilienza. Proprio nel Pnrr, per esempio, trovano posto 500 milioni di euro per la bonifica dei cosiddetti siti orfani. Altrettanto importante è il Just transition fund, altro ambizioso veicolo di investimento continentale, che destina ad aree come Taranto e il Sulcis quei fondi che possono aiutare a voltare pagina, una volta per tutte» rileva Pichetto.

«Voglio ricordare in questa sede il prezioso lavoro che la Struttura guidata dal Commissario straordinario per la bonifica delle discariche abusive, il generale Vadalà, sta svolgendo per uscire da un’infrazione comunitaria che, prima ancora di un costo economico, rappresenta un grave peso ambientale su tante aree del nostro territorio. Da una zona di discarica che torna sicura, da un’area dismessa che viene recuperata, possono nascere grandi opportunità: su questa impostazione di fondo nascono misure come quelle recentemente approvate nel decreto Pnrr» ha ricordato il ministro «che snelliscono proprio in queste parti di territorio l’iter di installazione di impianti fotovoltaici».

«O come la norma, legata ai target del Piano, che prevede 450 milioni di euro in sostegno della produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse. Due esempi che raccontano come sicurezza ambientale ed energetica possano e debbano coincidere, dunque, in un’unica visione di transizione ecologica che unisce saldamente l’Italia agli obiettivi europei» conclude Pichetto.

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