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Paolo Barelli, capogruppo Forza Italia: “La sinistra usa la Resistenza come una clava elettorale”

“Ormai la retorica sulla Resistenza è diventata una clava elettorale, per coprire la pochezza di contenuti a sinistra. Un torto gigantesco a chi la Resistenza l’ha combattuta in prima linea”. Lo dice Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, intervistato da La Verità.

“Vista l’alternativa – aggiunge – è logico che molti anche alle urne ‘riscoprano’ i principi di Berlusconi. Un uomo che sapeva unire, mentre oggi il Partito democratico parla solo alle minoranze rumorose e livorose. Oggi Silvio Berlusconi manca a tutti, anche agli insospettabili”.

A chi chiede che chi governa si dichiari antifascista, Barelli risponde: “Operazioni ridicole e strumentali. Dal fascismo siamo lontani anni luce. Ci siamo forma fortunatamente evoluti, da ogni punto di vista. Chi parla di ritorno delle camicie nere vive fuori dalla realtà. Facendo finta che non esista la Costituzione democratica, gli organi di garanzia, il pluralismo, lo Stato di diritto. Una mistificazione. L’antifascismo non si merita questo genere di fascisti. Dunque, e lo dico con amarezza, la Resistenza è divenuta una clava politica, un vestito propagandistico per occultare il vuoto di contenuti a sinistra. La Liberazione dovrebbe essere patrimonio di tutti, d’altronde è stata combattuta da partigiani di ogni colore. Oggi hanno compiuto il delitto di ridurre la Liberazione a monopolio della sinistra che ogni volta inscena la pantomima del nemico alle porte”.

“Gli italiani nonostante tutto sono un popolo di moderati, cercano realismo e buon senso”, conclude Barelli.

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