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“Paperoni del vaccino”: crescono in borsa gli investitori dei farmaci anti-Covid

La pandemia non ha rappresentato un momento di crisi assoluta per tutti: per qualcuno il contraccolpo ha determinato anche un fattore di cresce. Grazie al Covid, alcuni benestanti sono saliti allo status di miliardari, accrescendo la loro ricchezza senza sosta. Sono in cosiddetti “paperoni del vaccino”, nuovi super-ricchi che hanno visto e continuano a vedere il loro patrimonio lievitare sempre più grazie alla corsa che si è scatenata sugli unici farmaci anti-Covid che possono mettere fine alla pandemia.

Sono persone con in mano quote rilevanti delle società biotecnologiche vincitrici della sfida sul vaccino (la cui quotazione in borsa è esplosa) e che stanno rapidamente scalando posizioni nelle classifiche dei più ricchi al mondo. Il nuovo re dei paperoni del vaccino è diventato Ugur Sahin il fondatore e ceo di BioNtech, l’azienda tedesca che ha sviluppato con Pfizer il farmaco anti-Covid che nel primo semestre di questo 2021 è stato più venduto nel mondo.

Grazie soprattutto alle azioni detenute nella biotech tedesca, il patrimonio di Sahin era stimato in quattro miliardi di dollari nei primi mesi di quest’anno. Ma attualmente, stando alle cifre riportate dal Bloomberg Index dove il fondatore di BioNtech ha scalato posizioni fino a diventare il 121° uomo più ricco al mondo, il suo patrimonio netto si aggira sui 16,3 miliardi di dollari.

Il merito è soprattutto della crescita continua del titolo Biontech a Wall Street e a Francoforte, dove le prospettive di guadagno legate al vaccino anti-Covid hanno portato l’azione a valere oltre il 320% in più rispetto al prezzo che aveva all’inizio dell’anno. Tra questi neo-miliardari del vaccino, la cui ricchezza complessiva ha raggiunto i 50 miliardi di dollari, c’è anche il ceo dell’altra startup biotecnologica che grazie al farmaco anti-Covid ha dato una svolta clamorosa alla propria storia.

Stephane Bancel dirige Moderna, oltre a esserne anche azionista, e all’inizio di quest’anno era lui il primo paperone del vaccino con un patrimonio che superava i quattro miliardi di dollari. Ora è stato superato da Ugur Sahin, ma anche la sua ricchezza netta negli ultimi mesi si è moltiplicata fino a sfiorare i 13 miliardi di dollari. Un patrimonio che colloca il manager francese tra i 200 uomini più ricchi del pianeta. Anche in questo caso, il merito è tutto delle performance borsistiche di Moderna, che da inizio anno ha guadagnato oltre il 250%.

Un exploit che ha fatto la fortuna non soltanto di Bancel, ma anche del professore di biologia di Harvard Timothy Springer, che grazie alla quota del 3,5% che detiene nella biotech Usa ha allargato il patrimonio da poco più di 2 a 5,4 miliardi. Stesso discorso per altri due azionisti di Moderna, come il presidente Noubar Afeyan, passato da 1,9 a 4,6 miliardi, e il professore di ingegneria chimica Robert Langer, oggi titolare di un patrimonio da 4,5 miliardi dall’1,6 precedente, grazie al 3% della società.

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