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Paolo Simioni (ad Enav): «Una torre di controllo unica per gli aeroporti a basso traffico»

L’Enav compie 40 anni ed è pronta a cogliere la sfida del Pnrr per continuare a crescere e dare il proprio contributo al rilancio del Paese. È la rotta indicata dall’amministratore delegato della società che gestisce il traffico aereo, Paolo Simioni, nel suo intervento alla celebrazione del compleanno dell’azienda, in cui ha anche posto l’accento sulla centralità in un’azienda di servizi del fattore umano.

«Eventi come quello odierno, insieme ad un grande sforzo di comunicazione e change management che stiamo conducendo, sono azioni importanti affinché il brand Enav diventi più attrattivo fra i giovani ed un punto di riferimento conosciuto per i passeggeri di cui ogni giorno ci prendiamo cura», dice Simioni.

Il ruolo acquisito da Snam negli ultimi anni è di primo piano nel campo internazionale. «Siamo protagonisti di una trasformazione che ha portato con sé un grande cambio di passo nei nostri sistemi e nelle nostre persone, che ha spalancato le porte di Enav al contesto internazionale, all’innovazione, ad una visione di futuro che in questa occorrenza abbiamo il piacere di condividere con voi. Siamo entrati da pionieri nella creazione di un ecosistema per lo sviluppo dei servizi ai droni e oggi ci troviamo, tra i primi in Europa, ad investire nell’Advanced Air Mobility e in sistemi satellitari che nel tempo rivoluzioneranno la modalità di controllo del traffico aereo e, più in generale, la gestione dell’infrastruttura Cielo».

«Tecnologia, digitalizzazione ed innovazione sono l’altra faccia del nostro Gruppo. Contrastare il cambiamento non è possibile, provare ad anticiparlo e guidarlo è la vera sfida. In un contesto internazionale che ci chiede di ridurre le tariffe a beneficio ultimo dei passeggeri, il ruolo del gestore del traffico aereo vivrà un’evoluzione in chiave digitale, supportata da sistemi tecnologici basati sempre più sulla disponibilità di big-data, IOT, connessione tra le persone, in grado di creare interrelazioni dinamiche tali da amplificare la nostra creatività ed abilità, dischiudendo orizzonti inimmaginabili allo sviluppo del nostro modo di lavorare e di vivere».

«Potremo così garantire una risposta realmente efficace ad una domanda di mobilità sempre più flessibile, integrata in un ecosistema territoriale che unisca innovazione, cultura, impresa, nel quadro del Cielo Unico Europeo. Abbiamo colto la sfida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nel quale troveranno finanziamento una parte dei nostri investimenti futuri, proprio perché il nostro sviluppo si integra coerentemente in un più ampio quadro di rilancio nazionale», ha detto ancora l’ad di Enav.

«Quando parliamo di un ecosistema aperto, sociale, il pensiero va dritto al tema della sostenibilità: non solo dal punto di vista ambientale, su cui per primi in Europa abbiamo dato il nostro forte contributo grazie a procedure che garantiscono rotte efficienti, ma sviluppando la sostenibilità del nostro modello di azienda anche nei confronti delle persone, del territorio, degli investitori, dei fornitori, insomma, nei confronti di quel sistema paese di cui Enav deve essere un fiore all’occhiello».

«Solo per fare un esempio, lo sviluppo del Progetto Remote Tower traguarda proprio a questo obiettivo: abbiamo immaginato di creare centri di eccellenza dai quale poter gestire da remoto tutti gli aeroporti a basso traffico. dai quali poter offrire servizi H24 ai territori, agli aeroporti, alle compagnie aeree che potranno sfruttare la flessibilità dei nostri servizi per sviluppare il settore turistico e la logistica creando un indotto strategico per l’economia italiana. Il volo è libertà, sviluppo, socialità: Enav vuole essere protagonista, oggi come domani, nel contribuire a costruire insieme un futuro sempre più sostenibile per l’Italia e l’Europa», ha concluso Simioni.

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