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Moderna pronta a costruire un polo nazionale per i vaccini in Italia

Se è vero che tre indizi fanno una prova, è possibile immaginare che l’Italia abbia individuato il nome della big pharma con cui costruire il proprio polo nazionale per i vaccini anti-Covid. Secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza da fonti vicine alla vicenda, Moderna sarebbe infatti pronta ad aprire un suo ufficio di rappresentanza nella penisola, preludio a un più ampio progetto di produzione degli antidoti in territorio nazionale. Una strategia che ha visto la luce fin dai primi giorni dell’esecutivo guidato dal premier Mario Draghi, sotto la regia del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.

Il legame tra l’Italia e Moderna – scrive MF – è confermato peraltro dallo stretto rapporto tra l’esecutivo e i vertici dell’azienda. Lo scorso 21 luglio il ministro Giorgetti ha visitato la sede della società biotech a Boston per approfondire il tema della ricerca e della produzione dei vaccini, e due giorni dopo si è svolto al Mise un vertice tra lo stesso ministro, il senior vice-president di Moderna International Manufacturing, Nicolas Chornet, e il senior vice-president business development and corporate strategy del gruppo, Said Francis.

Il colloquio, focalizzato sulla produzione di antidoti in Italia, ha visto tra i partecipanti anche il commissario straordinario per l’emergenza pandemica, il generale Francesco Paolo Figliuolo. E poi a ottobre – spiega ancora MF – , durante una conferenza in ambasciata a Washington, il titolare del Mise ha confermato l’apertura dei dossier Intel e Moderna, auspicando il raggiungimento di risultati. 

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