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Augusto Minzolini (Il Giornale): «Ennio Doris è stato un rivoluzionario»

Ennio Doris era «un visionario, un innovatore, per alcuni versi, un rivoluzionario». Così Augusto Minzolini ricorda il fondatore della Banca Mediolanum morto all’età di 81 anni. «Doris ha creato una nuova idea di banca, precorrendo i tempi e rischiando come sanno fare solo i veri pionieri».

«Si può dire, visto che i due sono stati amici per una vita e hanno cominciato l’avventura di Mediolanum insieme, che Doris ha cambiato l’istituto del risparmio in questo Paese, come Silvio Berlusconi la politica» scrive su Il Giornale. «Ha prima sognato e poi realizzato istituti di credito a misura d’uomo, senza sportelli per cancellare la distanza con i clienti perché nella sua mente sono stati sempre loro, con i loro risparmi, la banca. Ha cancellato la nozione ottocentesca degli istituti di credito e ne ha riscritto i principi».

«Alcune sue frasi celebri, immaginifiche e profetiche, ricordano quelle di quei pensatori che hanno cambiato il mondo: “Le banche sono come le cabine telefoniche. Non ci entra più nessuno, per cui spariranno”. Non è solo una «provocazione», ma il germe di un progetto ambizioso: creare un rapporto diretto tra risparmio privato ed economia reale. Appunto, il visionario pensa l’impossibile, mette in piedi una banca per superare la stessa idea di banca, per costruire qualcosa che ne sia la negazione e la sintesi».

«È come se un qualunque correntista, provando sulla propria pelle i limiti, i vizi, i difetti, le vessazioni degli istituti di credito tradizionali, ne abbia costruito uno a sua immagine e somiglianza. In fondo il messaggio contenuto in quella pubblicità rimasta storica, “la banca costruita intorno a te”, sta a significare proprio questo. Ecco perché quella formula, “la banca etica”, non è frutto di retorica, ma è l’approdo ideale di un self-made man che si è inventato una banca sui bisogni dei comuni cittadini, di quella classe media a cui apparteneva».

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