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Maria Cristina Messa (ministra Università e ricerca): «Con le risorse del Recovery Fund i territori devono rendersi parte attiva di ricerca e cultura»

«È un momento di grande responsabilità nel quale è fondamentale che il mondo dell’università lavori insieme al mondo degli enti di ricerca e della cultura». È l’appello arrivato dalla ministra dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, intervenuta oggi all’Università degli Studi di Teramo per aprire il Meeting internazionale “La Scienza per la pace”.

«Fare ricerca, come dice Papa Francesco, è faticoso. La ricerca» ha osservato Messa, «richiede rigorosità, disciplina, richiede di saper perseguire i propri scopi con alti e molti bassi. Ma dà opportunità e speranza alle nuove generazioni, insegna a usare metodi, severi e impegnativi, che spingono al confronto e consentono di risolvere conflitti». Messa ha evidenziato inoltre che «la rete che riusciremo a creare sarà quella che ci consentirà di vedere, nei prossimi anni, i frutti degli investimenti che stiamo facendo oggi».

«Siamo il Paese che ha ricevuto più fondi dal Recovery Fund» ha aggiunto la titolare del Miur. «Ora dobbiamo dimostrare non di saperli usare e basta, ma di saperli usare bene. Per farlo serve veramente una comunità non solo scientifica e accademica, ma anche istituzionale. I territori, che non dobbiamo dimenticare, devono rendersi parte attiva, devono decidere dove andare e mettere a regime tutte le risorse che hanno».

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