”La caduta del governo Draghi, per l’economia del Paese, è un danno molto più grave di quanto si possa oggi immaginare.
L’Italia è infatti alle prese con una riforma del fisco incompleta, che ha bisogno di ancora molto lavoro per essere realizzata nel migliore dei modi.
Il governo Draghi sembrava sulla buona strada, prima che il lavoro venisse interrotto. Credo che lasciarla sospesa (di fatto, non potrà essere sostenuta durante la campagna elettorale) avrà un impatto negativo, anche perché ricordo che la riforma del fisco era uno dei punti focali del Pnrr”.
Così, conversando con Adnkronos/Labitalia, Matteo De Lise, presidente Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec).
”Nei giorni scorsi avevamo chiesto alla politica stabilità e chiarezza. In un momento di contrazione economica, guerra, pandemia, servirebbe un fisco che rendesse attrattivi gli investimenti, permettendo di investire la liquidità residua in sviluppo e sostenibilità”, conclude De Lise.