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Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro: “I premi devono andare a chi produce di più”

Forte semplificazione dei contratti di lavoro, superando il decreto Trasparenza e alleggerendo l’obbligo di indicare una causale per i contratti a termine.

Con il decreto Lavoro, che dovrebbe essere presentato nelle prossime settimane, dice la ministra Marina Elvira Calderone in una intervista al Messaggero, il governo intende dare una spinta all’occupazione agevolando le imprese che vogliono assumere.

“Escluderei il ritorno alle gabbie salariali. La strada non è quella della deroga ai contratti nazionali. Ci sono, però, dei margini per lavorare su meccanismi virtuosi di premialità”, afferma.

Si riferisce alle retribuzioni legate alla produttività e ai risultati aziendali, come chiesto da Confindustria?

“Si’, la contrattazione di secondo livello ha dato già ottimi risultati dove è stata sperimentata. Non vedo un motivo perché non possa essere incoraggiata, sia nel privato sia nel pubblico”.

Per quanto riguarda il nuovo strumento per “l’inclusione attiva”, la ministra sottolinea: “Premetto che ai lavoratori fragili nulla sarà tolto.

Entro il primo gennaio 2024, per loro arriverà un nuovo strumento di tutela più aderente alle loro esigenze. Per quanto riguarda i lavoratori occupabili stiamo lavorando ad un nuovo assetto di gestione delle politiche attive. Che comprende anche nuove risposte per i percettori del reddito di cittadinanza”.

Su pensionamenti anticipati e a quota 41, Calderone aggiunge: “La questione è presente nel confronto con le parti sociali e si faranno tutte le verifiche di sostenibilità necessarie.

Il nostro focus, oltre ad analizzare altre ipotesi di anticipo pensionistico, tuttavia, è anche su misure che garantiscano la semplificazione del sistema attuale, specie nel dialogo tra le gestioni e i vari ordinamenti, oltre che nell’introduzione di benefici pensionistici più stabili, razionali e chiari per le categorie più deboli riconfermando la coerenza e la sostenibilità del sistema”.

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