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Mariangela Marseglia (Vicepresidente Amazon): «Nel 2020 Amazon ha assunto 2.600 persone in tutta Italia. Continueremo a investire, ma serve stabilità politica»

«Nel 2020 Amazon ha assunto 2.600 persone a tempo indeterminato in tutta Italia e continueremo a crescere e a investire, ma serve stabilità politica». Lo afferma in un’intervista alla Stampa Mariangela Marseglia, Vicepresidente del colosso dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos e responsabile di Amazon in Italia e Spagna, convinta che per uscire dalla crisi economica il nostro Paese debba fare almeno tre cose: accelerare i progetti europei con i fondi del Next Generation Eu, aiutare le imprese, soprattutto le PMI, a diventare digitali e semplificare la macchina burocratica per accelerare gli investimenti esteri.

In Italia «investiremo 230 milioni di euro nei due nuovi poli di smistamento a Novara e a Spilimberto a Modena, dove in 3 anni impiegheremo 1.100 persone. Intanto con le 2.600 assunzioni del 2020 in Italia siamo arrivati ad avere già 9.500 dipendenti a tempo indeterminato» aggiunge, escludendo di assumere soprattutto magazzinieri e corrieri. «Abbiamo assunto anche molti ingegneri, sviluppatori di software ed esperti di cloud. Inoltre nella nostra azienda vengono offerte molte opportunità per migliorare carriera e istruzione».

Secondo Marseglia «un contesto politico instabile non aiuta chi fa impresa, è un momento difficile per il Paese, serve stabilità. L’Italia deve andare avanti con i fondi europei per accelerare nei progetti, digitalizzare le imprese, accelerare sull’economia green e sostenibile, aiutare le PMI e creare posti di lavoro di qualità». Secondo Amazon, «basterebbe semplificare la burocrazia, tutta quella selva di documenti da consegnare di persona e quei bizantinismi a cui le PMI straniere si devono adeguare per aprire una partita Iva. In Inghilterra o in Germania bastano 5 minuti e da noi ci vogliono mesi».

Infine dal 16 marzo Amazon, come gli altri colossi del web, pagherà la digital tax, e la Vicepresidente ricorda che «nel 2019 il contributo fiscale di Amazon è stato di 234 milioni tra imposte dirette e indirette ma non siamo d’accordo con misure unilaterali. Amazon continua a sostenere l’Ocse e i governi che stanno lavorando per raggiungere un accordo globale sulla tassazione dell’economia digitale, in modo che le regole siano coerenti tra i Paesi e più eque per le imprese», conclude.

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