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Luigi Merlo (direttore della relazioni istituzionali Msc Crociere): «Vogliamo investire su Marghera, per conservare home port di Venezia»

Msc sta valutando l’approdo a Marghera, «soluzione ideale e percorribile», con un passaggio alternativo al canale della Giudecca, conservando il ruolo di “home port” della città lagunare. A sostenerlo è Luigi Merlo, direttore delle relazioni istituzionali della società, in un’intervista al Messaggero, arrivata dopo che il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, ha annunciato che il 29 giugno verrà pubblicato il bando per costruire un porto per le grandi navi al di fuori della laguna. 

«Il ministro ha avuto parole di grande equilibrio, ribadendo una serie di posizioni che si erano già manifestate. Come gruppo, però, vogliamo ribadire un aspetto che finora non è stato evidenziato: noi non vogliamo passare per la Giudecca, noi per primi vogliamo un’altra soluzione. L’unico problema è che da anni attendiamo l’alternativa».

«Vedremo chi risponderà al bando e quali progetti arriveranno, di sicuro i tempi saranno medio-lunghi», ha aggiunto, sottolineando che il gruppo sarebbe pronto a investire su Marghera perché «questo garantirebbe la salvaguardia dell’occupazione. Venezia è il principale home port del Mediterraneo e questo lo puoi garantire se hai strutture a terra, si pensi all’approvvigionamento delle merci, ai portabagagli, ai servizi».

Il porto off-shore, invece, «può consentire solo transiti, si consideri che Venezia è home port per due terzi delle navi, ma è prematuro esprimere giudizi sul bando, magari uscirà qualche idea illuminata. Noi siamo interessati a restare a Venezia, qui ci sono storia, professionalità. Se si mettono in discussione le navi da crociera, si mette in discussione l’intera attività portuale di Venezia significherebbe ammazzare l’economia di una regione», ha concluso il manager di Msc.

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