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L’Ue lancia la prima gara per acquisti comuni di gas | Lo scenario

Riempire le scorte, tenere bassi i prezzi, e creare un nuovo mercato energetico sempre più lontano dalla Russia. Questi i motivi che hanno spinto l’Europa a unire per la prima volta le forze per gli acquisti congiunti di gas. A cinque mesi dall’intesa sul maxi-piano RePowerEu, e con il prezzo del gas in costante flessione – arrivato a ridosso dei 35 euro al megawattora sulla piazza di Amsterdam – la Commissione europea lancia la prima gara internazionale per una richiesta comune totale di 11,6 miliardi di metri di cubi di gas, dei quali quasi 2,8 miliardi di metri cubi in Gnl e circa 9,5 miliardi di metri cubi per le consegne attraverso tubo.

Un esordio che unisce settantasette aziende Ue tutte iscritte alla nuova piattaforma “AggregateEu”, che conta già 107 partecipanti nell’attesa di espandersi ulteriormente. Ora i riflettori si spostano su tutti i fornitori internazionali, Mosca esclusa, chiamati a rispondere all’invito presentando le loro offerte alle aziende Ue entro il 15 maggio per coprire le consegne da giugno 2023 a maggio 2024.

Una “svolta”, nelle parole del vicepresidente Ue Maros Sefcovic, per l’intero Continente e anche oltre. Il nuovo strumento di aggregazione della domanda apre infatti la possibilità di «creare un nuovo mercato in Europa», «espandere la base clienti anche per i fornitori internazionali» e «aumentare la sicurezza energetica prima del prossimo inverno», è la valutazione di Bruxelles. Impegnata ora in un lavoro cruciale da svolgere sin da subito per riempire i depositi di gas durante l’estate. Il calendario è già pronto e, dopo la prima gara, altri round di acquisto saranno lanciati con cadenza regolare a giugno, agosto, ottobre e dicembre. Con la sfida, sullo sfondo, di riuscire a coinvolgere anche le major nazionali, tradizionalmente mosse da interessi concorrenti.

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