”Le banche locali giocano un ruolo cruciale nel rafforzare il tessuto delle piccole e medie imprese del territorio, offrendo un supporto finanziario su misura e promuovendo una relazione diretta con gli imprenditori agricoli”.
Lo ha detto il direttore della Svimez Luca Bianchi, intervenendo questo pomeriggio all’iniziativa prevista nell’ambito del G7 Agricoltura di Siracusa, dal titolo ‘Le imprese agricole del Sud per lo sviluppo dell’Italia: il ruolo delle banche di territorio’.
”Essendo radicate nelle comunità locali, queste banche comprendono meglio le esigenze e le dinamiche del territorio, facilitando l’accesso al credito e fornendo consulenza finanziaria personalizzata”, sottolinea.
”L’offerta di credito di prossimità consente alla comunità locali (imprese, imprenditori e famiglie) di realizzare gli investimenti necessari a implementare comportamenti di adattamento al nuovo contesto (cambiamento climatico, digitalizzazione, nuove reti produttive globali)”, prosegue Bianchi.
Per stabilizzare e rafforzare questi segnali di crescita occorre, insieme ad una prosecuzione della politica di investimento, valorizzare e innovare le vocazioni produttive territoriali così da contenere l’emorragia di giovani talenti dal Mezzogiorno, che ha visto tra il 2002 e il 2022 perdere oltre 1,1 milioni di abitanti, di cui 380mila giovani laureati”.
”L’Agroindustria, oltre alla presenza diffusa sul territorio e una buona progettualità, detiene un primato in termini di proiezione internazionale. Questa filiera, infatti, sta sperimentando un massiccio riassetto dei mercati di sbocco cui sono destinati i prodotti”, secondo il direttore.
”Grazie alla sua vocazione produttiva, il Mezzogiorno si colloca, nell’ambito di tale filiera, in posizione di vantaggio per sfruttare le opportunità evolutive poste in essere dal nuovo contesto economico globale”.