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L’Italia e la malattia del trasformismo | L’analisi di Carmelo Lopapa

Su Repubblica Carmelo Lopapa commenta le recenti inchieste giudiziarie sulla corruzione in ambito politico.  “Ogni dettaglio del malaffare che diventa voto di scambio, che poi altro non è che ricatto politico, ci racconta dell’unica vera emergenza che forse la politica, senza distinzione di partito o di latitudini, sta vivendo e ostinatamente ignora: quella del trasformismo. Quel leggiadro e irresponsabile vagare da un recinto all’altro a caccia di voti, schede che diventano magicamente chiavi con cui aprire porte dei palazzi e stanze del potere. Appare abbastanza evidente che non ci sia codice etico che tenga, non ci sono regole e prescrizioni che possano arginare la corruzione e l’arrivismo di chi è disposto a tutto pur di scalare una poltrona. Prevale lo sconforto, a poche settimane dalla maxi tornata delle Europee e delle amministrative in 1342 comuni e in Piemonte. Deflagra una questione morale che certo non investe solo la sinistra” ma “è appunto trasversale.

Sia chiaro, quella a cui assistiamo – secondo Lopapa – non è un’emergenza giudiziaria. Non siamo di fronte a una nuova gigantesca tangentopoli della corruzione. Il dramma da affrontare è tutto politico. Le inchieste e gli scandali sono sempre eguali, così banalmente ripetitivi, prevedibili eppure apparentemente imprevisti dai protagonisti del malaffare, puntualmente braccati. Sono i partiti a dover fare selezione, una cernita brutale al portone d’ingresso. Lo si dice sempre, non accade mai: portare una dote elettorale da migliaia di voti non dovrebbe trasformarsi in passepartout per qualsiasi candidatura, sotto qualsiasi bandiera. Anzi, proprio la transumanza pregressa dovrebbe servire di per sé da deterrente al vaglio dei leader. Cartina di tornasole di un’infedeltà conclamata e di un’incoerenza cronica di questi ‘animali’ politici senza fissa dimora”.

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