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[L’iniziativa] Il Fondo per la Repubblica Digitale parte dalle donne e dai Neet

La lotta della disuguaglianza che passa per l’acquisizione di competenze digitali: questo l’ultimo atto del Governo Draghi, rappresentato dai ministri per l’innovazione Vittorio Colao e dal ministro dell’economia Daniele Franco. Il Fondo per la Repubblica Digitale, il partenariato pubblico-privato, che grazie alle Fondazioni Bancarie (Acri) mette a disposizione 350 milioni in 5 anni, lancia i suoi primi due bandi, Futura e Onlife dedicati alle donne e ai giovani che non lavorano e non studiano.

«Le competenze digitali hanno una doppia prospettiva: quella sulle persone e quella sul Paese perché questa ingiustizia (il gap digitale, ndr) diventa ostacolo alla modernizzazione dell’Italia. Questa importantissima alleanza pubblico, privato e terzo settore tiene insieme tre fattori: opportunità per le persone, legame di comunità e sviluppo Paese» spiega Giovanni Fosti, presidente del Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa Sociale e presidente della Fondazione Cariplo.

In meno di 5 mesi, l’atto costitutivo del Fondo è del 18 maggio, sono già aperti sulla piattaforma Re@di (portaleready.it) fino al 16 dicembre, i primi due bandi che mettono a disposizione un totale di 13 milioni di euro per finanziare progetti presentati da soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e enti del terzo settore, in forma singola o in partnership costituite da massimo tre soggetti. Gli enti for profit possono essere coinvolti come partner sostenitori o come fornitori per l’apporto di know how e competenze in ambito digitale. “Futura” finanzia, con un plafond di 5 milioni e un contributo richiedibile compreso tra 250 e 750 mila euro, progetti di formazione dedicati alle giovani donne (18-50 anni) per garantire migliori opportunità e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro.

Onlife invece, con 8 milioni di euro a disposizione, seleziona progetti volti ad accrescere le competenze digitali dei NEET (15-34 anni) per i quali si può richiedere un contributo compreso tra 250 mila e 1 milione di euro. Le proposte dovranno porre particolare attenzione allo sviluppo di competenze digitali di base o avanzate, al coinvolgimento e accompagnamento del target durante il percorso formativo, al potenziamento delle competenze non cognitive (life skills) e alla creazione di opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. «Sono molto contento che il mio ultimo atto siano le competenze» ha sottolineato Colao che lascerà il suo incarico con il passaggio di consegne al nuovo Governo. «È un grande impegno da parte delle fondazioni» ha aggiunto Profumo «buone esempio per il paese che nel futuro avrà bisogno di più modelli di questo tipo».

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