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L’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti: “I dazi Usa possono essere un boomerang che si ritorce contro l’America”

“Il 29 gennaio, per reazione, la Commissione Europea ha annunciato al mondo la Kompass Ue, ossia ha detto che l’Europa, dopo non averla avuta per vent’anni, ha trovato finalmente la bussola. In attesa di conoscere questa bussola, che tuttavia è sviluppata su alcuni pilastri, sempre il 29 del mese scorso sulla Gazzetta ufficiale europea è stata pubblicata la normativa sull’uso dei formulari per gli strumenti musicali e sulle viti senza capocchia”.

Lo sottolinea al Messaggero l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, tornando a invocare una semplificazione per l’Unione Europea facendo a Bruxelles “una richiesta, quella del mea culpa”, chiedendo anche di “non affidare la soluzione dei problemi a chi li ha causati”.

Il grido corale fatto l’altro giorno da von der Leyen e Lagarde vuol dire, insieme alla ricerca della bussola, che è mancata dopo la crisi del 2008 anche la bussola monetaria. Sul fronte dazi, aggiunge, questi “possono avere, molto semplificando, una funzione di polizia, una di geopolitica e una di economia. Quella di polizia è dazi per bloccare i flussi della droga e i cartelli criminali delle migrazioni”, mentre la funzione geopolitica “è quella per affermare la potenza”.

Quanto alla funzione economica, è troppo presto per valutare quello che sta accadendo. Tremonti osserva comunque come “l’effetto boomerang può arrivare anche in America, perché una quota larga dell’industria europea è posseduta dall’America”.

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