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Le acquisizioni spingono Amplifon, ricavi a 1,7 miliardi. Superati i 10mila negozi e performance oltre mercato | L’analisi dell’Ad Enrico Vita

Amplifon accelera sull’espansione internazionale e chiude i primi nove mesi con risultati in sostenuta crescita.

Il gruppo mette a segno ricavi per oltre 1,74 miliardi di euro, in crescita dell’8%, grazie anche a numerose alle acquisizioni.

Nei primi nove mesi dell’anno “abbiamo proseguito il nostro percorso di crescita dei ricavi grazie a una performance organica superiore al mercato di riferimento e al significativo contributo delle acquisizioni”, afferma l’amministratore delegato Enrico Vita.

Sul fronte delle acquisizioni la società ha visto l’aggiunta di circa 370 punti vendita nei principali mercati chiave, come Stati Uniti, Francia, Germania e Cina e Uruguay, con un investimento netto di circa 185 milioni di euro.

Grazie a queste acquisizioni, il network globale oggi supera i 10.000 punti vendita.

Il gruppo, inoltre, ha superato i 500 negozi in Cina, consolidando la propria posizione tra i maggiori operatori del settore della cura dell’udito nel Paese.

L’accelerazione delle acquisizioni avvenuta nel corso dell’anno ci “consente di consolidare la nostra presenza in alcuni mercati chiave e di superare il traguardo dei 10.000 negozi nel mondo”, spiega il top manager.

Tornando ai numeri dei primi nove mesi dell’anno, emerge come la performance dei ricavi è stata trainata da una crescita organica pari al 4,3%, superiore al mercato di riferimento ancora caratterizzato da andamenti diversi tra aree geografiche.

Il contributo delle acquisizioni, invece, è stato del 3,7%, principalmente negli Stati Uniti, Francia, Germania e Cina.

Cresce anche il risultato netto che si attesta a 104,2 milioni, rispetto ai 103,4 milioni dello stesso periodo del 2023.

Il margine operativo lordo (Ebitda), inoltre, sale del 6,9% a 412,2 milioni e l’incidenza sui ricavi è pari al 23,6%, in aumento di 10 punti base.

Per l’intero anno la società stima ricavi consolidati in crescita “high-single digit a cambi costanti ed un margine Ebitda su base ricorrente sostanzialmente in linea con quello riportato nel 2023”.

Nonostante i risultati in crescita in Borsa (Ftse Mib -1,2%) il titolo ha chiuso con una flessione del 4% a 25,95 euro, in linea con il calo di tutto il settore europeo.

I risultati dei nove mesi sono migliori del mercato “nonostante una base comparativa con il 2023 molto sfidante e un mercato europeo ancora al di sotto delle attese benché in recupero”, prosegue Vita.

Grazie alle operazioni fatte in questi mesi e ai continui investimenti “abbiamo ulteriormente rafforzato il nostro posizionamento competitivo nel mercato globale dell’hearing care e guardiamo con fiducia all’evoluzione del nostro business nel medio termine”, conclude.

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