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[L’analisi] Boom di assunzioni ma le aziende non trovano personale 

Secondo quanto emerge da un’indagine condotta nelle ultime settimane da Fòrema, l’83% delle imprese venete vuole assumere nei prossimi 6 mesi. Ma di queste l’88% non riesce a trovare personale. Il paradosso evidenziato dal sondaggio intitolato “Survey 2022: Indagine sui fabbisogni professionali delle imprese”, dell’ente di formazione di Assindustria VenetoCentro, diretto da Matteo Sinigaglia, è stato condotto su di un campione di 208 intervistati, tra HR manager, imprenditori, responsabili di funzione.

Una ricerca coordinata da Roberto Baldo, responsabile attività finanziate di Fo’rema. Il 45% degli intervistati, si legge in una nota, rappresenta imprese di dimensioni medie e grandi: il comparto metalmeccanico rappresenta quasi la metà del panel. Il risultato dell’indagine è chiaro ed emerge un trend positivo confrontando i dati emersi dalla medesima indagine di un anno fa. Cresce rispetto al 2021 l’offerta di lavoro. L’83% delle aziende venete prevede nuove assunzioni nei prossimi sei mesi (contro il 70% del 2021).

Un buon segnale. Solo l’8% dichiara di non voler ampliare l’organico, contro il 18% del 2021. Le percentuali crescono ulteriormente per i settori metalmeccanici (85%) e dei servizi tecnologici (89%). Il 79% delle imprese si dichiara disponibile all’utilizzo degli strumenti più tradizionali. Il contratto a tempo indeterminato (40%, in crescita rispetto al 34% del 2021), il contratto a tempo determinato (22%, contro il 27% dello scorso anno) e l’apprendistato (17%). Diminuisce ulteriormente il peso dei contratti di somministrazione, ovvero le assunzioni tramite agenzia interinale (6%, contro il 10% del 2021).

I profili al top per il 2022 sono il progettista tecnico (29% delle preferenze), l’addetto alla logistica (15%) e l’addetto amministrativo contabile (10%). Le aziende del sistema manifatturiero prediligono i progettisti tecnici (19%) e gli addetti alla logistica (10%), mentre i comparti dei servizi innovativi puntano agli sviluppatori per il web (17%), di nuovo ai progettisti tecnici (15%), ai social media manager (10%). La priorità ai profili degli addetti alla produzione (specializzati o meno), a figure di livello manageriale in grado di governare processi e gruppi di lavoro (11%, tendenza accentuata per quanto riguarda le grandi aziende), con la novità della grande crescita dei tecnici informatici e dei programmatori (9%, contro il 4% dello scorso anno).

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