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[L’anticipazione] Via il coprifuoco a giugno e sì ai matrimoni ma solo con il Green Pass. Ecco quando potremo togliere la mascherina (all’aperto)

L’Italia prova a ripartire, si lascia alle spalle i mesi  delle restrizioni per contenere i contagi da Covid-19 e si prepara ad  accogliere i turisti.

Il premier Mario Draghi, che fonti di governo descrivono favorevole a  riaperture “sicure e ragionate, decise con la testa sulla base dei dati”,  riunira’ oggi a Palazzo Chigi la cabina di regia.

Ci sono da sciogliere  gli ultimi nodi, tecnici e soprattutto politici, in vista del nuovo  decreto.    

Tra domani e giovedi’ il governo vedra’ le Regioni, poi il Consiglio dei  ministri dara’ l’ok e il provvedimento che fissa le date per liberare il  Paese dai divieti entrera’ in vigore.

Settimana cruciale dunque, perche’ il calendario scandira’ l’estate degli italiani e dei turisti stranieri. 

Nel decreto -che sara’ contestuale ai sostegni per le imprese- ci sara’ una data anche per la ripartenza dello sci, la cui serrata aveva scatenato una bufera politica.    

Da settimane la battaglia si e’ spostata sul coprifuoco.

Se la Lega vuole abolirlo, Speranza e’ per archiviare gradualmente la norma-simbolo dell’emergenza.

Il dato che interessa agli italiani e’ che l’orario del  coprifuoco slittera’, di un’ora o due al massimo.

Le Regioni hanno chiesto  di bloccare le lancette sulle 23h00, gli scienziati consigliano di non  prendere decisioni azzardate e anche Draghi sembra orientato a muoversi  con prudenza. La road map si avra’ solo oggi, ma la rotta e’ tracciata:  qualche settimana con il coprifuoco alle 23h00 o a mezzanotte e presto la  misura verra’ archiviata, quasi sicuramente a partire da giugno.

Il ministro Garavaglia ha in mente la data del 2  giugno, festa della Repubblica e, nelle aspettative del responsabile del  Turismo, festa dell’addio al coprifuoco. 

 Meno di 6mila casi, le terapie  intensive e i ricoveri ancora in discesa e, per la prima volta  da sette mesi, il numero delle vittime per il Covid in Italia in  24 ore che scende sotto i cento: sono 93 quelle registrate nel  bollettino del ministero della Salute, l’ennesimo segnale del  calo della diffusione del virus ma soprattutto dell’efficacia  dei vaccini nel ridurre le ospedalizzazioni e i morti.

“Con i dati in miglioramento – dice il ministro della Salute  Roberto Speranza – possiamo allentare e poi superare il  coprifuoco”.

Il governo dovrebbe decidere anche la riapertura dei centri commerciali nei fine  settimana (il 22 o il 29 maggio), quella delle piscine al  chiuso, che potrebbe essere il 1 giugno assieme alle palestre, e  la ripresa del settore dei matrimoni.

La data potrebbe essere attorno al 15 giugno e non e’ escluso che il wedding sia la prima  attivita’ nella quale sperimentare il green pass, le  certificazioni che gia’ consentono di spostarsi tra regione di colore diverso.

Chi vuole partecipare ad un banchetto dovra’ avere il certificato di vaccinazione, di avvenuta guarigione o  un tampone negativo effettuato 48 ore prima della cerimonia.    

Non dovrebbe cambiare nulla, invece, per quanto riguarda la  data dei ristoranti al chiuso: potranno riaprire a partire dal 1  giugno; e’ possibile pero’ che il governo decida di consentire  l’attivita’ anche la sera mentre al momento il decreto fissa  l’apertura dalle 5 alle 18.

 E se sara’ probabilmente superato il  divieto di consumare al bancone del bar, non dovrebbe essere  modificata la data per la ripartenza delle fiere (15 giugno),  dei congressi e dei parchi tematici (1 luglio). 

Questo perche’  il governo, lo ha ribadito il presidente del Consiglio superiore  di Sanita’ e coordinatore del Cts Franco Locatelli, vuole  comunque avere una fotografia piena degli effetti delle  riaperture del 26 aprile, che si avra’ solo a partire dal  monitoraggio di venerdi’ prossimo.

Ovvio pero’ che, cosi’ come per  il coprifuoco, una nuova verifica verra’ fatta all’inizio di  giugno anche per questi settori.    

E potrebbe essere sempre quello il momento per l’esecutivo  per affrontare un altro tema, quello dell’utilizzo della  mascherina all’aperto, che da piu’ parti e’ stato gia’ sollevato. 

Al momento, ha detto chiaro Locatelli, “e’ troppo presto per  rimuoverla, oggi la scelta non e’ ipotizzabile”. Ma, ha aggiunto,  “verra’ il momento in cui potremmo abbandonarla”.

Non sara’  all’inizio di giugno, ma non e’ affatto escluso che con l’arrivo  dell’estate – quando la meta’ della popolazione sara’ vaccinata  almeno con una dose –  dopo il coprifuoco anche l’oggetto piu’  indossato dagli italiani in questo ultimo anno possa diventare  un ricordo.

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