Gazprom ha sospeso anche le forniture di gas naturale all’Italia durante il fine settimana, dopo non aver ricevuto l’autorizzazione per i flussi del gasdotto attraverso l’Austria. Non è stato immediatamente chiaro se l’interruzione sia stata un temporaneo intoppo burocratico o se l’Italia si sia aggiunta alla crescente lista di Paesi dell’Unione Europea che sono stati tagliati fuori dal gas russo. Le autorità austriache hanno dichiarato che Gazprom non ha aderito alle modifiche dei contratti di fornitura richieste dagli adeguamenti normativi che vengono effettuati ogni anno e di cui Gazprom era a conoscenza da mesi. Gazprom, il governo austriaco e la società energetica italiana Eni hanno dichiarato di essere al lavoro per trovare una soluzione.
Mosca e l’Ue sono in guerra economica per l’invasione russa dell’Ucraina. I Paesi dell’Ue hanno imposto ampie sanzioni finanziarie e commerciali alla Russia, mentre hanno inviato armi, denaro e altri aiuti all’Ucraina. La Russia ha bloccato gran parte delle forniture di gas all’Ue nel tentativo di indebolire l’impegno politico europeo a sostenere Kiev. Le elezioni italiane di una settimana fa hanno portato alla vittoria di una nuova coalizione di governo che ha giurato di continuare con le sanzioni alla Russia e il sostegno all’Ucraina, nonostante le perplessità di alcuni partiti italiani sulle ricadute economiche del confronto con Mosca.
Per l’Italia, la perdita delle restanti forniture di gas russo non sarebbe più un duro colpo. Il gas russo rappresenta una percentuale a una cifra delle forniture di gas dell’Italia, dopo le mosse dell’Eni e del governo di Roma per assicurarsi maggiori importazioni di gas da altri fornitori, tra cui Algeria, Norvegia, Egitto, Qatar e Azerbaigian. L’afflusso di gas in Italia supera la domanda delle famiglie e delle imprese italiane, aiutando il Paese a riempire i propri serbatoi di gas al 90% in vista dell’inverno e a esportare il gas in eccesso ad altri Paesi europei. Tuttavia, il prezzo elevato del gas, in un contesto di lotta paneuropea per riempire i serbatoi e sostituire il gas russo, sta imponendo un pesante onere economico all’Italia e ad altri Paesi dell’Ue.
Secondo gli analisti, non è ancora chiaro se il gas potrà arrivare in Italia attraverso un’altra via, la Svizzera. Sebbene il gas non rappresenti una perdita enorme per il mercato italiano, se smettesse di arrivare in Europa il taglio potrebbe complicare ulteriormente gli sforzi dell’Ue per superare l’inverno senza razionare il carburante. Con la regione sull’orlo della recessione, venerdì i ministri dell’energia dell’Ue hanno concordato un piano per ridurre la domanda di energia e recuperare i profitti delle compagnie petrolifere e del gas per contribuire a ridurre le bollette dei consumatori e delle industrie. Tuttavia, i Paesi dell’Ue non sono riusciti a trovare un accordo su un ampio tetto ai prezzi del gas, per il quale l’Italia e altri Paesi stanno facendo pressione.