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[L’analisi] Ecco il piano di investimenti di Italgas. Svelata la strategia full digital

Italgas prevede 8,6 miliardi di euro di investimenti per il periodo 2022-2028, in aumento di 0,7 miliardi di euro rispetto al precedente, presentato lo scorso anno. L’incremento degli investimenti (+8,9%) è guidato dalle attività di trasformazione digitale degli asset, di estensione del network e dalle iniziative volte al consolidamento nel settore dell’efficienza energetica che consentiranno al gruppo Italgas di continuare a giocare un ruolo di primo piano nel raggiungimento dei target climatici Ue. Il piano integra, inoltre, il futuro impegno di Italgas in Grecia con l’attesa acquisizione di Depa Infrastructure.

Il nuovo piano è strutturato su tre direttrici principali di sviluppo: prosecuzione del programma di trasformazione digitale, repurposing ed estensione del network per dotare il Paese di infrastrutture all’avanguardia in grado di accogliere e distribuire gas rinnovabili come biometano e idrogeno verde; azione di consolidamento nel settore dell’efficienza energetica con l’obiettivo di porsi tra i principali operatori del settore; nuove opportunità di crescita esterna attraverso gare Atem, M&A nei settori gas e idrico e sviluppo del mercato greco. Per il perseguimento di tali obiettivi, Italgas svilupperà ulteriormente le competenze del personale – an che attraverso l’insourcing e una Academy interna – e utilizzerà una struttura finanziaria solida ed efficiente garantendo un adeguato ritorno per gli azionisti.

Per lo sviluppo e l’upgrade del network italiano della distribuzione del gas, nel piano sono previsti 4,5 miliardi di euro. Nel dettaglio, 1,5 miliardi di euro (+100 milioni circa rispetto al precedente piano) sono destinati alla prosecuzione dei programmi di trasformazione digitale della rete. Disporre di una rete “full digital”, spiega la società, è infatti la precondizione tecnica per gestire con efficacia la distribuzione dei gas rinnovabili – principalmente biometano, metano sintetico e idrogeno – per i quali il piano destina oltre 100 milioni di euro per favorire l’allacciamento degli impianti di produzione alla rete di distribuzione, introdurre la tecnologia del reverse flow verso la rete di trasporto in maniera da consentire l’accoglimento, di fatto senza limiti, dei quantitativi non consumati a livello locale, sviluppare impianti e componenti “hydrogen ready”.

Negli ultimi anni del piano è previsto, inoltre, un ulteriore importante investimento per la sostituzione degli smart meter, considerando che l’attuale tecnologia Gprs sarà presto superata e dismessa dagli operatori delle telecomunicazioni. Alla continuazione delle attività di repurposing, sviluppo e miglioramento delle infrastrutture esistenti sono dedicati 2,7 miliardi di euro, che tengono conto anche del completamento delle iniziative già lanciate negli anni scorsi. Circa 200 milioni di euro sono destinati al processo di metanizzazione della Sardegna con il completamento della costruzione delle reti “native digitali” e la conversione a gas naturale delle reti attualmente alimentate ad aria propanata.

Già oggi il gruppo Italgas, attraverso la controllata Medea, è il principale operatore della Sardegna con una presenza in circa la metà dei Bacini in cui è suddivisa l’isola (18 su 38), 2.200 chilometri di reti in gestione (di cui 1.400 digitalizzati), 61 depositi criogenici di gas naturale liquefatto (Gnl) che garantiscono continuità e massima flessibilità di approvvigionamento. Il piano prevede oltre 100 milioni di euro di investimenti volti a sviluppare la presenza nel settore della distribuzione del gas anche per linee esterne attraverso operazioni selezionate e in linea con l’approccio finora adottato.

Il piano destina 500 milioni di euro per la diversificazione. Quasi raddoppiato l’impegno verso il business dell’efficienza energetica, che rappresenta una leva fondamentale per il raggiungimento dei target indicati dal REPowerEU ed è sempre più centrale nelle strategie di sviluppo di Italgas. Il nuovo piano, infatti, assegna 340 milioni di euro allo sviluppo delle ESCO del gruppo, sia per realizzare operazioni mirate di M&A, sia per rafforzare le aree di attività e il portafoglio clienti nei settori di riferimento: residenziale, pubblico, industriale e terziario. Inoltre, 160 milioni di euro sono destinati al settore idrico per selezionate operazioni di M&A e per proseguire nell’applicazione alle reti attualmente in gestione delle best practice e delle tecnologie sviluppate nell’ambito della distribuzione del gas.

Italgas assegna 1,8 miliardi di euro per gli investimenti in Grecia dove il gruppo intende procedere con l’acquisizione di Depa Infrastructure, al suo consolidamento e all’esecuzione dei programmi di sviluppo ad oggi messi a punto dalle società operative Eda Thess, Eda Attikis e Deda. A valle del perfezionamento dell’operazione sarà possibile valutare nel dettaglio la corrispondenza di tali programmi alla vision di Italgas e la loro coerenza rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione fissati dal governo greco per il phase out da carbone e lignite. Circa 1,8 mld saranno destinati alle gare Atem, per le quali si conferma che -alla fine dell’intero processo di assegnazione- la società può raggiungere una market share del 45%, rispetto al 35% attuale.

«Con 8,6 miliardi di euro, il gruppo si conferma tra le principali realtà industriali in grado di mettere le proprie capacità di progettazione, spesa e creazione di valore al servizio degli obiettivi di sviluppo sostenibile del Paese e dell’Ue», ha dichiarato l’ad di Italgas, Paolo Gallo, sottolineando che «la quota più rilevante degli investimenti è ancora una volta destinata all’estensione, trasformazione digitale e repurposing del network di distribuzione al fine di creare per tempo le condizioni per un utilizzo diffuso dei nuovi gas, come biometano, idrogeno verde e metano sintetico, che presto dovremo accogliere nelle nostre reti in quantità crescenti».

Inoltre, «dopo vent’anni torniamo ad avere degli obiettivi oltre i confini nazionali: questo piano destina alla Grecia 1,8 miliardi di euro. Ci aspettiamo di completare l’acquisizione di Depa Infrastructure nel corso dei prossimi mesi e di poter così verificare la corrispondenza dei programmi di investimento delle tre società operative con la nostra visione e i target di decarbonizzazione fissati nel quadro del REPowerEU». Italgas prevede di ridurre del 34% le emissioni climalteranti (Scope 1 e Scope 23) al 2028 e del 42% al 2030 (baseline 2020).

Dopo i primi scambi in Borsa, il titolo Italgas ha subito segnato un progresso del 2,14%. Equita Sim conferma la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 6,2 euro su Italgas (+2,32% a 5,51 euro). Il piano, spiegano gli analisti, prevede «investimenti e acquisizioni ben superiori alle nostre stime al 2028 e cioè 8,6 mld euro contro i 6,9 mld da noi stimati (inclusa l’acquisizione di Depa)». La guidance sull’Ebitda 2022 «è superiore alle stime», con capex in linea, prosegue, che cita una posizione finanziaria netta attesa a fine anno migliore.

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