Utile quadruplicato e lauto dividendo per i Besnier dalle loro attività alimentari in Italia che vede tenere nel consolidato i ricavi e lievemente diminuire i margini.

Qualche settimana fa, infatti, l’assemblea degli azionisti di gruppo Lactalis Italia (Gli), che la dinastia francese controlla attraverso Bgi, ha deciso di erogare all’unico socio una cedola di 40 milioni e di riportare a nuovo i restanti 82,4 milioni del profitto di 122,3 milioni conseguito lo scorso anno, in forte crescita rispetto ai 31 milioni di utili del precedente esercizio.

Il risultato del 2021, scrive MF-Milano Finanza, è frutto di 60 milioni di dividendi incassati dalle controllate: in particolare la cedola riveniente dalla Egidio Galbani è aumentata anno su anno da 20 a ben 175 milioni mentre il dividendo di Italatte è rimasto a 5 milioni e ciò ha consentito anche di assorbire l’impatto della svalutazione di 48 milioni eseguita sula controllata Nuova Castelli, comprata due anni fa per 44,1 milioni e leader nella produzione e distribuzione di formaggi “dop” con 15 stabilimenti.

Confortanti le notizie dal fronte del fatturato: il consolidato di Gli, in cui lavorano 3.400 addetti, si è chiuso infatti con vendite per oltre 1,6 miliardi, in lieve calo (-1,1%) rispetto al precedente esercizio tanto che l’utile finale è diminuito da 93 a 77,2 milioni.

A livello di settori di business il lattiero caseario (la mozzarella Vallelata e il Galbanino sono fra i prodotti di punta) e i salumi ha visto i ricavi in crescita a oltre 1,2 miliardi con un ebitda a 188,7 milioni.

La trasformazione del siero ha fatturato 55,5 milioni in progresso del 19,3% sul 2020 con un ebitda di 5,2 milioni; mentre gli altri ricavi di 29,4 milioni sono i canoni di locazione della flotta aziendale usata dalle controllate, che hanno generato un ebitda di 14,7 milioni.

L’indebitamento finanziario netto pari a 501 milioni, è diminuito anno su anno di 15,5 milioni per la buona generazione di cassa.

Dopo la chiusura d’esercizio Gli ha acquisito dalla Mandara Group dell’omonima famiglia napoletana il restante 21% di Industria Lattiero Casearia La Mediterranea (mozzarelle) per 7,3 milioni e ha avviato la riorganizzazione di Nuova Castelli in cui sono stati versati 131 milioni.