Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

[L’analisi] La svolta di Berlino sulle armi: 50 panzer Gepard per Kiev

La Germania di Olaf Scholz arriva a una nuova svolta: il governo tedesco ha annunciato di voler consegnare a Kiev 50 panzer modello Gepard. Armi pesanti che Berlino stavolta è pronta a inviare senza passare per Paesi terzi e superando un’altra linea rossa dettata dalla (criticata) cautela tedesca in materia militare, l’export diretto.

L’Ucraina può vincere contro la Russia e va aiutata

L’annuncio della ministra della Difesa è arrivato a Ramstein, a margine del summit convocato dagli Usa nella base americana nel Palatinato, dove il segretario della Difesa Lloyd Austin ha ribadito che l’Ucraina può vincere contro la Russia e va aiutata. “Concordiamo la nostra politica sempre con i partner, non prendiamo iniziative da soli”, ha chiarito Christine Labrecht.

Ma è chiaro che il cambio di rotta del cancelliere dipende anche molto dall’enorme pressione politica interna, alla luce fra l’altro di una mozione parlamentare minacciata dall’opposizione di Friedrich Merz, che ritiene le sue remore infondate. Risale proprio al weekend scorso, in effetti, l’intervista allo Spiegel in cui il Bundeskanzler aveva spiegato che la prudenza del suo governo sulle armi pesanti dipendeva da un atteggiamento di precisa “responsabilità politica”, nell’ambito degli sforzi per “non arrivare a un’escalation che potrebbe portare alla Terza guerra mondiale”.

No all’escalation

Sulla contraddizione emersa appena qualche giorno dopo, la ministra Lambrecht ha risposto così ai giornalisti: “Dobbiamo evitare un’escalation che sarebbe disastrosa, e tuttavia aiutare l’Ucraina in modo deciso”. Nelle analisi degli alleati le prossime settimane saranno infatti decisive.

Intanto a Berlino si è aperto un nuovo dibattito sui Gepard: corazzati antiaerei adatti per lo più alla seconda linea, in grado di coprire dai colpi in arrivo dall’alto, ma anche di centrare obiettivi sul terreno fino a un raggio di 6 km, ha scritto Spiegel, chiarendo che si tratta di mezzi veloci (in grado di percorrere 65 km all’ora), ma di difficile impiego (“nessun sistema militare ha richiesto un apprendimento tanto lungo nella Bundeswehr”). Inoltre le munizioni si producono in Svizzera, aggiunge il magazine, il che rende la consegna più complicata.

La Germania accelera sull’energia

Nel clima agitato dalle polemiche e dalla forte pressione di Zelensky su Berlino – si mormora di una possibile visita di Scholz insieme a Macron a Kiev dopo il clamoroso disinvito del presidente Steinmeier “non gradito” dagli ucraini – la Germania si sta muovendo a passo più veloce anche sul fronte energetico. Il vicecancelliere Robert Habeck ha spiegato a Varsavia che l’autonomia dal petrolio russo potrebbe esser raggiunta nel giro di pochi giorni.

Una novità importante, dal momento che le stime del piano da lui presentato appena qualche settimana fa davano un eventuale embargo petrolifero gestibile solo entro fine anno. La possibilità di sostituire gli ultimi rifornimenti di una raffineria russa potrebbe essere confermata a breve, è la speranza.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.