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James Bradburne (direttore Pinacoteca di Brera): «Da museo a grande casa della città: ecco come sta cambiando Brera»

Terza riapertura per la Pinacoteca di Brera, ma con una grande novità. L’istituzione culturale, diretta da James Bradburne, ha infatti portato a compimento uno dei sui principali progetti, ossia quello di passare dal singolo biglietto d’ingresso a una card nominativa che, allo stesso prezzo, trasforma i visitatori in sostenitori e soci del museo. A spiegarlo ai microfoni di askanews, è lo stesso Bradburne.

«Chi arriva a Brera entra nel museo, diviene socio, entra a fare parte della nostra comunità braidense e non avrà solo il piacere di visitare il museo, ma anche l’accesso a Brera Plus per un anno e il diritto di essere ascoltato dalla direzione di Brera almeno una volta l’anno». Con la nuova offerta viene prevista la possibilità di accedere liberamente al museo nell’arco di tre mesi, avvicinando, proprio nella relazione con la città, esperienze di grandi musei internazionali, come il Metropolitan di New York, che rappresentano un costante punto di riferimento per gli abitanti e parlano perfettamente ai turisti.

«Io vedo questo come un passo per trasformare il museo nella grande casa della città. Quindi appartiene a tutti. Io vorrei che un domani, grazie a questo sistema, tutti possano sentire Brera come casa loro e quando io entro nelle sale del museo incontro le stesse persone che incontro quando vado in metropolitana. Il museo appartiene alla città e questo è un passo ulteriore verso l’inclusione e l’accessibilità. Non è solo un passo avanti per Brera, ma spero di essere copiato dai musei di tutto il mondo», ha aggiunto James Bradburne.

Ad aiutare Brera, nella realizzazione di questo grande cambiamento, ha lavorato Civita Mostre e Musei, come afferma fieramente Gaia Morelli, direttrice Area Nord di Civita. «Questo nuovo modello consiste innanzitutto in un nuovo sito di prenotazione, che è il primo contatto del visitatore con Brera, per cui è importantissimo, deve rappresentare Brera e deve essere molto funzionale per il visitatore. Vogliamo, naturalmente, riportare anche i turisti, quindi abbiamo un biglietto open con il quale anche chi oggi non può viaggiare può comunque programmare la visita entro tre mesi dell’acquisto»

Rinnovata anche l’offerta dello shop del museo, come sottolineato dalla stessa Morelli. «La Bottega di Brera triplica. Abbiamo il negozio che affaccia sul cortile che è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19; abbiamo un secondo punto vendita orientato all’accoglienza, perché all’ingresso, accanto alla biglietteria, il pubblico può acquistare delle guide per seguire la visita al meglio, e tra pochi giorni avremo anche lo shop online».

E sotto lo sguardo della statua di Napoleone, cui la Biblioteca Braidense dedica una mostra storica, anche un’istituzione come Brera dimostra che cambiare è possibile se si parte da una visione forte. Come quella, ancora in divenire, legata alla collezione moderna per Palazzo Citterio: in attesa di arrivarci davvero, nelle sale della Pinacoteca già si può ammirare parte delle collezioni che dovrebbero arricchire la nuova sede museale. 

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